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Distretto ceramico, senza ponte Veggia viabilità al collasso: studio per un nuovo ponte
La Pressa
Per affrontare le criticità legate alla possibile chiusura di Ponte Veggia, Confindustria ha fatto realizzare tre ipotesi progettuali. I comuni le dovranno valutare

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La potenziale chiusura del ponte della Veggia, a Sassuolo, sia per operazioni di manutenzione programmata, manutenzione straordinaria o a seguito di eventi imprevisti come incidenti, rappresenta un rischio significativo per la viabilità del distretto ceramico. Da un'attenta analisi condotta tramite uno studio modellistico, emerge chiaramente che una tale chiusura avrebbe gravi conseguenze sulla già critica saturazione del traffico lungo tutte le arterie connesse al nuovo ponte sulla Pedemontana. Questo scenario si verifica in quantoil flusso di veicoli precedentemente instradato sul ponte della Veggia verrebbe deviato verso il ponte sulla Pedemontana.
Questo comporterebbe un enorme impatto ambientale ed economico. Da uno studio svolto per conto di Confindustria ceramica emergerebbero costi sociali per 40 milioni di euro all'anno. In meno di 6 mesi sarebbero sufficienti per coprire il costo di costruzione di un nuovo ponte.
In pratica, la realizzazione di un nuovo ponte migliorerebbe la viabilità e contribuirebbe anche a ridurre i costi generalizzati associati agli spostamenti. Calcolando il rapporto tracosto richiesto e il calo dei costi sociali, il periodo di ammortamento dell'investimento sarebbe compreso tra 16 e 19 mesi.
Da qui, lo step successivo è stata quella di creare ipotesi progettuali relative ad un nuovo ponte sul fiume Secchia. Sono state elaborate due ipotesi alternative. Le ipotesi sono state presentate oggi presso la sede di confindustria Ceramica a Sassuolo dal Presidente Giovanni Savorani e dal Presidente della provincia Fabio Braglia. Entrambe le ipotesi progettuali prevedono la collocazione del nuovo ponte a sud dell'attuale ponte della Veggia, con l'ingresso nel perimetro di Sassuolo in prossimità Circonvallazione. Nello specifico:Scenario A/A1: collegamento tra SP 486 R e Tangenziale tra la rotonda (esistente) di via Turati e quella di Via dei Moli (esistente). Lo scenario A1 prevede la limitazione di questo nuovo pontealla circolazione dei mezzi pesanti;
Scenario B/B1:collegamento tra SP 486 R e Tangenziale tra la rotonda (di nuova costruzione) con centro. E sulla prima e rotonda (di nuova costruzione) con centro.
Scenario B1 prevede la limitazione di questo nuovo ponte alla circolazione dei mezzi pesanti. Nel contesto dello 'Scenario A', sul nuovo ponte, verrebbero modellizzati 1075 veicoli in ingresso nellacittà di Sassuolo in direzione est e 741 veicoli in uscita in direzione ovest durante le ore di punta. Tradotto in termini di veicoli al minuto, si avrebbe una distribuzione di 18 veicoli al minuto in entrata e 13 veicoli al minuto in uscita.
Scenario C: Potenziamento della Pedemontana nel tratto a 2 corsie. Tra i diversi scenari presentati nell'analisi condotta attraverso lo studio modellistico, è stata formulata una proposta dipotenziamento della SP 467 (Pedemontana)nel segmento orientale del ponte, in cui ilnumero totaledi corsie attuali si riduce da quattro a due. In questo contesto, si propone di implementare iltratto in questione attraverso la duplicazione delle corsie, portandole così da una a due per senso di marcia. Tale scenario non comporterebbe una riduzione del flusso veicolare nell'area,tuttavia avrebbe benefici in termini disaturazione della circolazione.
A questi si aggiunge uno scenario di lungo periodo, generato dalla combinazione di Scenario B1 +Scenario C + Bretella A22.
'L'analisi complessiva delle diverse alternative, seguendo lo scenario LP - è emerso dalla presentazione -, mostra che la combinazione degli scenari B1 e C, unitamente alla realizzazione della bretella A22, costituisce la soluzione ottimale per lamobilità nell'intero distretto ceramico'.
Redazione Pressa
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