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Dideco, Bellco, Dasco, sono soltanto alcuni nomi delle aziende fondate da Mario Veronesi. L'imprenditore, per eccellenza. Colui capace di costruire un impero industriale, anzi un intero distretto, partendo da un un negozio a Mirandola e dall'esperienza di rappresentante per medicinali per una multinazionale statunitense. Perché chi ha la visione, come Veronesi ha sempre avuto, è capace di grandi cose. Mario Veronesi se ne è andato ieri sera, intorno alle 21, dopo avere combattuto per anni contro la nefroangiosclerosi e con varie problematiche che dal 2012 lo avevano portato ad essere un paziente dializzato. Assistito dalle stesse macchine che le fabbriche da lui fondate oggi producono.
Figlio del medico Renzo Veronesi e di Lara Grilli, Mario Veronesi ha vissuto una vita inventando metodi, strategie e strumenti in campo biomedicale.
Partendo dall'analisi, durante le sue visite negli ospedali in veste di rappresentante, dei tubi in lattice, allora riutilizzati per le trasfusioni di sangue . Una procedura complessa e non esente da rischi che portò Veronesi all'idea di produrre, già nel 1962, materiali usa e getta. E fondando la società Miraset con soli tre dipendenti.
Nel novembre 1964, con il contributo di alcuni amici mutò la ragione sociale dell'azienda in Sterilplast, società per azioni. Con 15 dipendenti iniziò ad assumere una connotazione industriale, trasferendosi in una struttura appropriata dove iniziò la produzione in proprio di molti dei componenti necessari.
Raccogliendo i suggerimenti di alcuni medici padovani, nel 1966 mise assieme un gruppo di tecnici meccanici ed elettrotecnici ai quali chiese di sviluppare un rene artificiale, ad imitazione di un prodotto americano non ancora brevettato. Una svolta.
Il rene artificiale avrebbe consentito il trattamento della insufficienza renale tramite emodialisi, terapia non ancora diffusa in Italia negli anni 1960, con l'eccezione di alcuni centri di sperimentazione. La divisione apparecchiature della Sterilplast venne ridenominata Dasco. L'apparecchiatura di Veronesi fu innovativa e molto richiesta, così da permette una forte espansione in Europa con l'apertura di uffici commerciali in Francia, Spagna, Germania, Belgio ed Olanda. In seguito l'azienda dismise il nome Sterilplast ed assume ufficialmente quello di Dasco.
La Dasco (ora Gambro Dasco) è oggi uno dei principali stabilimenti del gruppo svedese Gambro, acquistata dalla americana Baxter
L'ultima azienda creata da Veronesi è la Starmed, fondata nel 2003 assieme all'amico Libero Luppi e concentrata principalmente nello sviluppo di dispositivi medici monouso per ventilazione non invasiva.
Traguardi importanti, raggiunti di volta in volta con un'innovazione continua, che ha continuare ad animare lo spirito del Veronesi ultra ottantenne. Quello spirito che ha plasmato la figura di un imprenditore unico e straordinario capace di essere non solo protagonista di una realtà, ma essere quella realtà. Perché senza Veronesi la realtà del biomedicale, nel distretto di Mirandola, non sarebbe esistita, o almeno non sarebbe esistita come lo è oggi.