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'Una volta che la Far Pro avrà terminato la sua lunga sperimentazione, cosa faranno i nostri Amministratori? Occorre convocare una Conferenza di Servizi per rivedere l’autorizzazione, inserendo tutte le possibili migliorie impiantistiche per l’abbattimento delle emissioni odorigene e prescrivendone la realizzazione entro la prossima estate. Se non verrà modificata l’autorizzazione verrà meno la garanzia di modifiche durature che consentano una volta per tutte la risoluzione del problema. E sarà davvero molto difficile intervenire in caso di cattivo utilizzo degli impianti' - così in una nota Sabina Piccinini del gruppo consiliare “Lista Civica Nuovo San Cesario” e Mirco Zanoli del Gruppo Consiliare “Rinascita Locale”
'Ci pare incredibile che dopo oltre quarant’anni di puzze, la Far Pro ancora non riesca a capire come risolvere il problema, eppure, sono almeno quattro mesi che la ditta, in collaborazione col Comune, sta portando avanti una sperimentazione per abbattere le emissioni del depuratore dell’aria ambiente di lavoro, fonte principale degli odori.
Apprendiamo dal Sindaco che la Far Pro vuole dimostrarsi collaborativa, meno male, anche perché ormai non ci sono più scuse: col “naso elettronico” Arpae ha consegnato agli Enti Locali dati scientifici inoppugnabili e quanto prima, dovranno essere adottati tutti i necessari provvedimenti nei confronti dell’azienda. Il punto è proprio questo: una volta che la Far Pro avrà terminato la sua lunga sperimentazione, cosa faranno i nostri Amministratori? Non crediamo che il problema delle puzze in centro abitato possa risolversi con qualche telefonata o visita all’azienda da parte di Sindaco ed Assessore All’Ambiente - aggiungono Piccinini e Zanoli -. Occorre convocare una Conferenza di Servizi per rivedere l’autorizzazione, inserendo tutte le possibili migliorie impiantistiche per l’abbattimento delle emissioni odorigene e prescrivendone la realizzazione entro la prossima estate. Se non verrà modificata l’autorizzazione verrà meno la garanzia di modifiche durature che consentano una volta per tutte la risoluzione del problema.
E sarà davvero molto difficile intervenire in caso di cattivo utilizzo degli impianti. Non dimentichiamo infatti le illuminanti parole dell’Assessore all’Ambiente, Pancaldi in Consiglio: “occorre cambiare i comportamenti dei dipendenti anche perché un cattivo utilizzo porta un’attrezzatura stupenda a funzionare male: l’attrezzatura deve essere buona, ma anche chi la usa deve essere buono”. Se non verrà modificata l’autorizzazione inserendo migliorie con prescrizioni stringenti nella gestione degli impianti, se non verranno richiesti i necessari controlli, diventa davvero difficile credere all’abbattimento totale delle emissioni odorigene promesso dal sindaco'.
Redazione Pressa
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