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'Comune, Regione ed Arpae si sottraggono al confronto e non rispondono alle richieste dei Gruppi Consiliari di San Cesario sul Panaro sul problema dello scarico in Fiume Panaro della ditta Far Pro, delle puzze nauseabonde che da oltre quarant’anni offendono il centro abitato, sull’enorme prelievo d’acqua di falda autorizzato dalla Regione (600milioni di litri d’acqua all’anno)'. A sollevare il tema questa mattina in conferenza stampa sono stati Sabina Piccinini e Ivano Soli del Gruppo Consiliare “Lista Civica nuovo San Cesario” e Mirco Zanoli del Gruppo Consiliare “Rinascita Locale”.
'Il dirigente della ditta, Simone De Paola, in occasione del Flash Mob tenutosi lo scorso mese a San Cesario ha dichiarato alla stampa che “da vent’anni chiediamo a Hera l’allacciamento al depuratore di Spilamberto”. I Comuni di Spilamberto e San Cesario da anni convocano tavoli tecnici inutili con Hera per capire se il depuratore di Spilamberto può reggere lo scarico.
E’ così difficile da capire? Quanto ci mette Hera a rilasciare un parere? La chiusura dello scarico in fiume e l'allacciamento al sistema fognario di Spilamberto è una prescrizione contenuta nell'autorizzazione vigente di competenza della Regione. A cosa serve una prescrizione in autorizzazione se poi per anni ed anni non viene fatta rispettare? A San Cesario la mascherina non si usa solo per l’emergenza coronavirus ma anche per le puzze. Numerose sono state le segnalazioni giunte anche questa estate ad Arpae Modena da parte di cittadini esasperati. Il famoso “scrubber”, il depuratore dell’aria degli ambienti di lavoro, nell’ultimo anno è stato oggetto di mesi e mesi di sperimentazioni. A cosa sono servite queste sperimentazioni? Quali interventi sono stati programmati per l’abbattimento delle puzze? Non si sa, nessuno risponde. La ditta è autorizzata dalla Regione a prelevare 600 milioni di litri d’acqua ogni anno senza alcun riciclo.
La concessione è scaduta nel 2015 ma non è ancora stata rinnovata. Per quale motivo? Non è dato sapersi, così come non ci dicono se la Far Pro paga una tariffa per l’enorme prelievo d’acqua. Comune e Regione non rispondono, più volte abbiamo dovuto richiedere l’intervento del Prefetto - chiudono Piccinini, Soli e Zanoli -. Consapevoli che l’unione fa la forza, abbiamo pertanto deciso di unirci al Gruppo consiliare spilambertese “Lista eco-civica Cittadini per Spilamberto” del Consigliere Omer Bonezzi per proseguire il lavoro insieme, pretendendo quelle risposte senza le quali il confronto con le minoranze, fondamentale per la democrazia stessa, risulta seriamente compromesso'.
Redazione Pressa
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