Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
'Quello di Via Roosevelt è un cantiere partito con grandi promesse, ma che, oltre a non essersi ancora concluso, ha sollevato dubbi e tanta confusione'. È questo quanto dichiara il consigliere e Presidente di circolo cittadino Federica Carletti, prima firmataria dell’interrogazione presentata in Consiglio comunale da Fratelli d'Italia. 'L'atto - prosegue Carletti - riguarda i lavori di desigillazione e riqualificazione ambientale di via Roosevelt, finanziati dal Ministero dell’Ambiente per oltre 385.000 euro e con ulteriori 45.000 euro a carico del Comune'.
“Siamo di fronte a un intervento che, almeno sulla carta, avrebbe dovuto rappresentare un modello di rigenerazione urbana sostenibile, con obiettivi chiari: combattere l’isola di calore, migliorare il drenaggio delle acque e garantire sicurezza ai ciclisti.
Ma oggi, a oltre sei mesi dall’inizio dei lavori e con la primavera ormai inoltrata, il cantiere è ancora aperto e i risultati promessi restano un miraggio”, aggiunge Annalisa Arletti, consigliere regionale e capogruppo di FdI in consiglio comunale.
'A rendere ancora più allarmante la situazione il fatto che il manto stradale sarebbe da abbassare di ben 20/40 centimetri rispetto a quanto previsto, con la necessità di nuove varianti progettuali che potrebbero comportare ulteriori costi e ritardi. Se questa notizia fosse confermata – prosegue il vicecapogruppo in consiglio comunale meloniano Tommaso Casolari – ci troveremmo di fronte a una clamorosa svista tecnica che mette in discussione la qualità della progettazione iniziale. Chi ha firmato e validato quel progetto? Chi ha vigilato sul cantiere in questi mesi? Chi pagherà gli eventuali extracosti?”
Nell’interrogazione si chiedono risposte puntuali e dettagliate sui criteri con cui si è scelta proprio via Roosevelt per l’intervento e sullo stato reale dei lavori e il cronoprogramma aggiornato. Si chiede inoltre conferma circa la veridicità delle notizie sul livellamento del manto stradale già riportate dagli organi di stampa e la presenza di eventuali varianti già approvate con i relativi impatti economici.
“Un’amministrazione seria non può nascondersi dietro il silenzio o il pressapochismo tecnico. Deve rispondere pubblicamente e immediatamente. La trasparenza non è un optional, è un dovere. I cittadini carpigiani non meritano né lavori infiniti, né progetti improvvisati”, concludono i tre consiglieri di Fratelli d'Italia.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>