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E' ricapitato. Un altro incendio che ha coinvolto cumuli di biomasse, in via Ceresa, nei nella zona industriale di Finale Emilia. L'allarme è scattato nella tarda serata di ieri a seguito delle fiamme che hanno coinvolto l'ammasso di materiale destinati agli impianti per la produzione di energia elettrica. Le squadre dei Vigili del Fuoco accorse sul posto sono rimaste impegnate tutta la notte e lo saranno presumibilmente per tutta la giornata. Nessun ferito è stato segnalato. Indagini in corso sull'origine.
Il Candidato Sindaco Mattia Veronesi mostra preoccupazione per quello che definisce 'l'ennesimo incendio che si è sviluppato presso la centrale a biomasse di Via Ceresa'
'Rimango sbalordito dal fatto che non si riesca ad eliminare il rischio che si verifichi un incendio in questa attività, che già più volte è stata teatro di eventi analoghi.
Sono preoccupato per gli eventuali effetti sulla salute pubblica e sull'ambiente causati dalla combustione di biomasse, che come noto sviluppa diossine e altri sottoprodotti che possono essere pericolosi per la salute e per l’ambiente. Chiedo al Sindaco Sandro Palazzi se, oltre ai Vigili del Fuoco, sono intervenuti nell’immediato anche ARPAE ed AUSL, quali accertamenti siano stati eseguiti e con quali esiti. Chiedo inoltre al Sindaco se intenda adottare provvedimenti a tutela della salute pubblica.
Ancora una volta debbo constatare - prosegue Veronesi - che sul nostro territorio sono insediate attività che creano disagio e pericolo per la cittadinanza e per l’ambiente. Per anni abbiamo contestato l'insediamento di siti produttivi altamente impattanti come la centrale elettrica all’ex zuccherificio e l’Ecobloks, voluti da amministratori che oggi si candidano alla guida del comune di Finale Emilia.
Ricordo ai cittadini che il candidato sindaco Poletti fu uno dei principali sostenitori della riconversione dell’ex zuccherificio a centrale elettrica a biomassa e l'impianto fu approvato in consiglio comunale dal Pd e dalla destra insieme. Solo la mia coalizione in questi anni si è opposta con costanza e coerenza a questi progetti impattanti. I problemi di Finale Emilia non possono essere risolti da chi li ha creati e da chi non è stato capace di gestirli.
Con la mia amministrazione il rapporto con le imprese impattanti che abbiamo sul territorio cambierà: siamo aperti al confronto con chiunque, ma pretendiamo la massima attenzione alla sicurezza dei lavoratori, alla salute dei cittadini e alla tutela del territorio. Tra i miei obiettivi c'è quello di potenziare l'ufficio ambiente per dotare l’amministrazione delle competenze necessarie a relazionarsi con le attività e gli organi preposti alla salute pubblica, oggi il comune non è nelle condizioni di farlo. Inoltre, nel mio programma elettorale ho inserito l'impegno ad adottare un piano regolatore che renda il territorio di Finale Emilia attrattivo per le attività che offrono lavoro buono, sicuro, di qualità, non impattante'
Redazione Pressa
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