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Natale amaro per l’associazione di promozione sociale “Amici della Musica Nino Rota” di Fiorano Modenese, la quale, nella mattinata di Santo Stefano, si è svegliata con la sede allagata. Il seminterrato di Villa Cuoghi, dove ha sede l’associazione, ha avuto una pesante infiltrazione a seguito di una perdita segnalata in via Gramsci, dove è ubicata la villa.
L’associazione di promozione sociale Amici della Musica Nino Rota, è attiva sul territorio fioranese dalla fine degli anni ottanta ed è uno dei motori culturali della città di Fiorano Modenese e non solo. Attiva soprattutto nel campo musicale negli anni ha visto nascere al suo interno cori, ensamble di musica classica, jazz e musica contemporanea. All’interno degli spazi associativi sono presenti una scuola di musica, per tutti generi e vengono tenute anche lezioni concerto, conferenze e e presentazioni di libri.
A oggi, fanno parte dei progetti dell’associazione l’ensemble classico “Nino Rota” la banda musicale “Flos Frugi” e sono in partenza un nuovo ensemble, un progetto di coro più una serie di iniziative volte a far conoscere la musica e tutto ciò che ruota attorno a questo mondo. Purtroppo però, visto questo allagamento le attività rischiano di subire uno stop e non si sa quando potranno ripartire.
Il consiglio direttivo dell’associazione denuncia l’incuria da parte del comune, proprietario della villa «Da mesi segnaliamo che c’è una perdita nelle tubature adiacenti alla villa, quando ci siamo accorti che c’erano delle perdite nella botola dei contatori dell’acqua e, successivamente, quando quel problema sembrava risolto, ci siamo accorti che, sul lato di via Gramsci della nostra sede, il muro era bagnato. Prontamente abbiamo segnalato il problema perché già negli anni passati avevamo avuto problemi di infiltrazioni».
Già, perché non è la prima volta che la sede dell’Associazione Nino Rota ha a che fare con infiltrazioni d’acqua più o meno pesanti. Se inizialmente potevano sembrare infiltrazioni insignificanti, col tempo i problemi sono aumentati. «Nel 2022, a seguito dell’ennesimo allagamento dovuto a delle infiltrazioni, abbiamo risistemato la sede senza chiedere nulla al comune». Come però avviene per il papa, che morto uno se ne fa un altro, risolto un problema ne sorge un altro. «Il comune ha un portale per le segnalazioni, per cui quando si verifica un problema lo segnaliamo lì. Di tanto in tanto, l’infiltrazione “storica” torna a dare problemi, ma non drammatici come è stato in passato, tuttavia sembra non ci sia l’intenzione, da parte delle strutture competenti di andare a fondo per la risoluzione del problema. Stessa cosa per quanto accaduto oggi, anche perché questo non è il “solito” problema, ma una perdita che si è verificata sempre all’interno della struttura di Villa Cuoghi e che ha danneggiato anche il nostro seminterrato, che al momento è inutilizzabile»
La frustrazione è maggiore sapendo che il problema era segnalato da tempo «Quando abbiamo iniziato a segnalare il muro bagnato del seminterrato sul lato che da su via Gramsci era fine aprile, ci sono stati interventi di Hera, però non risolutivi tanto che abbiamo sollecitato sempre tramite il portale per capire dove fosse l’origine del problema, senza capire però se le responsabilità fossero del Comune o di Hera, dato che sottolineavamo che il problema passava dalla botola dei contatori che sono in cortile a un altro snodo di tubi, sempre interni al cortile ma posizionati sul muro esterno. Arrivati a ottobre senza una risposta, abbiamo scritto email e provato a chiamare direttamente gli uffici competenti, senza però ricevere risposta».
E si arriva a oggi, con una chiamata da parte di un’altra associazione che ha sede nella villa che, su segnalazione di un cittadino ha rilevato la perdita.
«Il punto è che principalmente, queste infiltrazioni causano danni a un bene storico del comune, una villa che ha anche ospitato il municipio a inizio novecento, oltre al fatto che si verifica uno spreco d’acqua. Certo abbiamo piacere ad avere la sede in questa villa, e l’abbiamo da più di trent’anni, tuttavia l’impressione è che non interessi nemmeno il patrimonio storico che Villa Cuoghi rappresenta per Fiorano».
Redazione Pressa
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