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'Perché la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena investe in attività strategiche ed in modo sinergico col Comune dando particolare impulso alla città mentre l’azione di quella di Carpi appare poco incidente, più indefinita?' A chiederselo è Liberi e Uguali di Carpi che attacca quindi direttamente l'ente guidato da Giuseppe Schena.
'Perché anche la nostra Fondazione non prova ad esprimere una visione della città, a lavorare su obiettivi di lungo respiro, pur mantenendo le proprie normali attività? Eppure sarebbe in grado di farlo, di determinare un cambiamento percepibile per i futuro della città. Gli oltre 300 milioni di patrimonio, la parsimoniosa e intelligente gestione del bilancio di questi anni garantiscono sulla futura solidità della nostra Fondazione. Ciò che sembra mancare a all’Ente carpigiano è il pensiero lungo, il colpo d’ala, il coraggio di iniziative che vadano oltre la quotidianità e facciano la differenza - afferma ancora LeU -.
La vicina Fondazione di Modena, pur continuando la propria normale attività, ha accantonato risorse e progettato, insieme al Comune, un polo culturale di straordinario valore, il Sant’Agostino e il prospiciente Palazzo dei Musei. Un progetto di valorizzazione che, non solo sarà determinante per il futuro della città, ma recupererà da decenni di abbandono uno dei più importanti luoghi del centro storico. Perché, ad esempio, anche Fondazione e Comune di Carpi non redigono insieme una proposta per portare qui una facoltà dell’Ateneo modenese? Carpi si trova è a 15 minuti di treno da Modena, ha grandi edifici vuoti, prossimi alla stazione, spazi che attendono solo di essere ristrutturati e riutilizzati. Inoltre sono vuoti centinaia alloggi sia in centro sia nella prima periferia. Per di più Carpi è molto più vivibile e tranquilla, meno dispersiva di Modena, ha biblioteche e spazi per conferenze ed attività didattiche.
Allora perché non provarci? Perché Presidente della Fondazione e Sindaco non fanno vista al Magnifico Rettore di Modena per presentargli una proposta? L’Ateneo modenese, in controtendenza con tante università italiane, cresce a ritmi sostenuti ed allora perché non proporci per accogliere una facoltà?'
'Un’idea non nuova ma intelligente, già avanzata da un settimanale locale - afferma ancora LeU riferendosi a La Voce -. Oppure perché non pensare d’intervenire sui quartieri di Carpi che rischiano di trasformarsi in ghetti degradati sia socialmente sia fisicamente? In zone come via Unione Sovietica tanti alloggi hanno prezzi bassissimi perché fatiscenti, sono zone da cui chi può fugge. Proprio lì Fondazione e Comune potrebbero acquistare interi stabili a poco prezzo, ristrutturarli e poi consegnarli in affitto a giovani coppie, a chi cerca un alloggio a canone calmierato, creando un housing sociale che eviterebbe il degrado e la conseguente ghettizzazione. Sono solo due esempi, compatibili con lo statuto della nostra Fondazione, ma che potrebbero cambiare il volto della città e fare percepire la capacità di visione e il senso di socialità insito nei compiti dell’Ente.
La Fondazione accetterà la sfida?'
Redazione Pressa
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