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Nelle ultime settimane si sono intensificate le segnalazioni da parte di cittadini riguardanti un fenomeno di erosione significativo lungo l’argine sinistro del fiume Panaro, nel tratto che attraversa il territorio del Comune di San Cesario sul Panaro.
Secondo quanto emerso, le recenti piene avrebbero contribuito a un arretramento progressivo della sponda, compromettendo in maniera visibile una porzione importante dell’argine. Il tratto della fascia pedemontana è quello documentato più volte, negli scorsi anni, anche da La Pressa. I tratti di pedemontana e di pianura del fiume in quei punti erano un tempo molto estesi, ma furono via via ridotti, in larghezza, per tutto il secolo scorso. Togliere spazi al fiume per ricavarne di nuovi per aree industriali presidenziali o, prima, agricole. È come se il fiume si stesse gradualmente riprendendo, piena dopo piena, il suo antico letto.
In occasione delle ultime precipitazioni e degli innalzamenti del livello dell'acqua vivono il fiume incontrato aeroso la sponda per un'altra decina di metri.
Oggi a destare particolare preoccupazione dei cittadini e del consigliere comunale di opposizione Mirco Zanoli, esponente della lista Rinascita per San Cesario, è la zona compresa a valle della cosiddetta barriera selettiva del Panaro, meglio nota come “pettine”, dove il cedimento parrebbe aver già eroso diversi metri della sponda destra idraulica (sinistra orografica), avvicinandosi sempre più ad aree abitate del paese.
A seguito di queste segnalazioni, nella giornata del 10 aprile 2025 il consigliere ha effettuato un sopralluogo nell’area interessata, documentando la situazione con fotografie inserite in una interrogazione urgente rivolta al sindaco Francesco Zuffi.
Nell’interrogazione, Zanoli chiede se l’Amministrazione comunale sia a conoscenza del fenomeno in corso e, in caso affermativo, se siano già in atto confronti o interventi con AIPO (Agenzia Interregionale per il fiume Po), ente preposto alla gestione e alla sicurezza idraulica. Chiede inoltre che il Consiglio comunale venga aggiornato sulla situazione e, qualora l’Amministrazione non fosse informata, sollecita un’azione immediata per approfondire e gestire la criticità.
Particolarmente delicata risulta la vicinanza della zona colpita al nucleo abitato di via Pioppe e all’area dell’ex polo estrattivo n. 8, che rende urgente una valutazione tecnica da parte degli enti competenti per prevenire ulteriori cedimenti.
Gianni Galeotti
Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consiglie.. Continua >>