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Si è rimessa in movimento la frana dei Boschi di Valoria, nel comune di Frassinoro (Modena). La frana, una delle più grandi dell’Emilia-Romagna, coinvolge l'intero versante che congiunge Poggio Mezzature con il torrente Dolo, e si estende per una lunghezza di oltre 3 chilometri. La Regione, tramite l’Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, ha disposto un primo intervento urgente, dell’importo di 120mila euro, finalizzato a presidiare il movimento franoso e ad eseguire i primi lavori necessari per la tutela delle abitazioni e del ponte sulla strada comunale fondovalle Dolo. Contestualmente, è stata incaricata una ditta per la lettura di strumenti inclinometrici e piezometrici già installati in prossimità del corpo di frana.
“La frana di Valoria è una realtà con cui conviviamo da decine di anni- commenta il sindaco di Frassinoro, Oreste Capelli-. Stiamo monitorando insieme alla Protezione civile regionale quanto successo, riteniamo di avere la situazione sotto controllo- sottolinea Capelli-, pericoli immediati per la popolazione non ce ne sono.
Ci sono alcuni gruppi di case, a margine del movimento, ma al momento non sono interessate”.
A partire dalla fine del mese di ottobre si sono verificati significativi movimenti del dissesto a partire dalle zone di crinale. Volumi importanti di materiale hanno colmato l’area sotto la nicchia di frana defluendo sul lato sinistro e riempiendo il corpo centrale della frana per circa un chilometro. Il comune di Frassinoro ha già chiuso il tratto di strada forestale, che percorre parte del crinale, mentre tecnici di Inrete provvederanno alla messa in sicurezza della dorsale gas che alimenta Frassinoro e Piandelagotti e che passa poco a monte del corpo franoso stesso. Con la collaborazione del dipartimento di scienze chimiche e geologiche dell’Università di Modena e Reggio Emilia è stato attivato un primo sistema di controllo dei movimenti del corpo franoso che sarà implementato nei prossimi giorni con un sistema di monitoraggio topografico con distanziometro laser.
Nella foto, il viadotto che consente alla strada provinciale di superare il tratto interessato dalla frana storica