Giornata Fai: sul Naviglio si osserva...una carcassa

E' successo a Bomporto, sotto gli occhi stupiti dei partecipanti


Complice la bella giornata di sole, ed una buona organizzazione, la giornate Fai di Primavera (nel loro risvolto modenese a Sassuolo-Montegibbio, Mirandola e Bomporto), hanno registrato (e confermato rispetto agli scorsi anni), un buon successo di pubblico. A Bomporto particolarmente apprezzata è stata la doppia visita organizzata sull'asse del canale Naviglio e del fiume Panaro. Perché è proprio a Bomporto che i due corsi d'acqua (divisi dalla natura da 800 metri di distanza e uniti forzatamente ai tempi degli Estensi per collegare via acqua il Palazzo Ducale di Modena al mare), si uniscono artificialmente. Qui, per regolare l'afflusso ed il deflusso delle acque del Naviglio e del Panaro, poste a due livelli diversi, furono creati manufatti (conche ed invasi con livello regolabile attraverso le cosiddette 'porte vinciane' fondamentali anche per limitare gli effetti delle piene), sul modello delle porte sull'acqua ancora visibili nei paesi bassi, per consentire alle antiche imbarcazioni anche di risalire il corso del canale Naviglio.
Manufatti ancora ben visibili e conservati, oggetto delle brevi visite guidate condotte dagli studenti trasformati in Ciceroni.
Nessuno poteva aspettarsi che quella enorme sagoma nera che si stagliava all'orizzonte, a pelo d'acqua, trasportata dalla corrente, potesse essere quella di un grosso animale. Il corpo di un maiale deceduto, evidentemente gettato nel Naviglio, mostrava già evidenti segni di putrefazione, provocati anche dalle ampie aree della pelle rosicchiate da topi e chissà cos'altro. La carcassa ha attraversato la prima conca e l'approdo sotto gli occhi attoniti dei presenti e una volta giunta all'altezza del sovrappasso, nel tratto di canale che immette all'arco del ponte principale e alle porte vinciane, si è arenata in un punto il cui il livello dell'acqua era più basso. Una scena inquitante ed alquanto imbarazzante, rimasta tale per tutta la durata dell'iniziativa, fino a sera. Quello è il punto in cui iniziava la visita guidata, oggetto degli sguardi di decine di visitatori, divisi in diversi turni. Capace di rovinare l'immagine d'insieme e di porre molti interrogativi meno meno nobili di quelli che i novelli Ciceroni stavano ponendo.
Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consiglie.. Continua >>