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È avvenuta stamattina la presentazione alla stampa e ai media del 32enne Matteo Mesini quale candidato sindaco di Sassuolo. Mesini guiderà la coalizione di centro-sinistra alle prossime elezioni amministrative, e lo farà con un ampio sostegno di forze civiche e politiche rappresentate da Partito Democratico, City Lab, Azione, Italia Viva, Politica Indipendente Democratica (PID), +Europa, Italia del Futuro.
'Nei mesi scorsi ci siamo confrontati apertamente con tutte queste forze e ora stiamo scrivendo un programma ambizioso. Credo profondamente nel potenziale della nostra meravigliosa città e nell'importanza di prendersi cura del suo futuro. Ho 32 anni e un bellissimo lavoro come ingegnere che mi ha fatto toccare con mano realtà estere, in Germania, America e India. Per 10 anni sono stato in Consiglio Comunale, impegno civico utile nel farmi maturare. A oggi sento la responsabilità di non rimanere fermo a guardare, perché non mi piace come Sassuolo è amministrata.
Nel tempo l’ho vista sempre più spenta e indifferente, direi rassegnata. Questo non mi piace. Vorrei invece una comunità che torni a correre e sognare. Siamo pieni di eccellenze e talenti in ambito produttivo, culturale e artistico. E pure nello sport. Siamo straordinari dal punto di vista industriale, con grandi imprenditori che stanno investendo in ricerca e innovazione. Respiro internazionale, sviluppo, innovazione: spetta alla politica accompagnare tutto ciò, costruendo nuove opportunità' - ha detto Mesini
'Sassuolo deve tornare ad essere una città capodistretto collegata con la provincia e il mondo, non chiusa in se stessa come negli ultimi 5 anni. Deve essere all’altezza delle sue eccellenze, per la formazione, per i servizi a giovani, famiglie e anziani, per la qualità di vita e il tempo libero. La giunta di centro-destra ha fallito, chiudendosi nella sola gestione dell’ordinario. Non c’è disegno, non c’è prospettiva, non c’è visione.
Noi immaginiamo invece una città coesa, dove siano ridotte le diseguaglianze. Indico quattro temi su tutti: asili più accessibili per ogni famiglia; politiche abitative contro il caro affitti; sostenibilità sociale, mappando le necessità dei cittadini e aiutando il superamento delle loro fragilità; cura del territorio, tramite la riqualificazione dell’esistente e non consumando altro suolo verde. La destra è divisa e litigiosa, con un candidato scelto non dai cittadini ma dai palazzi romani: io rappresento la scelta di un insieme di persone che ha compiuto un percorso e che ora è raccolta in una coalizione coesa sui temi, e non solo in superficie. Stiamo costruendo un campo largo di prospettiva, che tenga insieme civismo e forze politiche, avendo l’ambizione di raccontare una visione, una nuova idea di città. Ci candidiamo per prenderci cura delle gente e del territorio, dei nostri figli e nipoti, di noi stessi e della nostra città. In una sola parola, vogliamo prenderci cura del futuro. Il nostro'.
Questa candidatura è arrivata dopo un percorso di consultazione promosso dal Partito Democratico sassolese, che ha ratificato all’unanimità il nome di Matteo Mesini, confronto avuto con molte altre realtà politiche, associative, imprenditoriali e civiche del territorio. Mesini sfiderà alle elezioni dell’8 e 9 giugno il candidato di centrodestra Francesco Menani.
Redazione Pressa
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