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'Con grande dispiacere ho appreso della diffida da parte della presidente di Aimag, Ruggiero, nei confronti della collega e candidata sindaco Monica Medici per le liste Movimento Civico per Carpi e Carpi Futura. Aimag ha diffidato Monica Medici per aver pubblicato sulla sua pagina di candidato sindaco un video, tratto da un dibattito pubblico, sulla annosa questione Aimag/Hera. In questi anni, chi ha seguito la vicenda si è fatto la propria opinione, ma non è questo il punto. Il punto è che, a dieci giorni dalle elezioni, una diffida ci appare del tutto inopportuna! Doppiamente inopportuna vista la disparità di peso tra una multiutility e una candidata di una lista civica'. A parlare è Eros Andrea Gaddi, capogruppo M5S a Carpi.
'Stranamente, la signora Ruggiero continua sulla stessa linea del sindaco uscente Bellelli, che aveva minacciato e diffidato la candidata sindaco Medici su questioni poi rivelatesi false e infondate.
Anche questa è una strana coincidenza. È un brutto segno quando si usa l'intimidazione per far tacere la verità. Il piano di Hera, non segreto perché formalizzato ai sindaci l'anno scorso e comunicato ai consiglieri comunali di Carpi solo su richiesta di Carpi Futura, Monica Medici e del sottoscritto capogruppo del Movimento 5 Stelle, prevedeva inizialmente la nomina del direttore generale e successivamente dell'amministratore unico, acquisendo quote dell'azienda fino a una percentuale significativa. Purtroppo, il piano, voluto da Bellelli e dal candidato Righi, sta prendendo forma e nel frattempo il patto di sindacato è decaduto, rendendo il socio privato sempre più forte e la parte pubblica sempre più debole. Questa diffida, soprattutto a pochi giorni dalle elezioni, appare una scivolata, forse studiata a tavolino.
Avrei apprezzato un intervento a difesa della collega Medici, sull'annosa vicenda Aimag/Hera, da parte di chi era presente ai tavoli decisionali, come il candidato Righi, e un intervento a difesa anche degli altri due candidati a sindaco di Carpi'.
'Ai cittadini carpigiani deve interessare chi vuole mantenere Aimag in mano pubblica, tramite un patto di sindacato che garantisca la qualità dei servizi – rifiuti, acqua, vecchie tubazioni. La diffida è un'intimazione formale a tacere e appare fuori luogo, fuori tempo. Ho notato il solito silenzio da parte di chi dovrebbe diventare sindaco e questo dovrebbe farci riflettere, anche alle urne. Politicamente, Monica Medici si è sempre dimostrata una persona seria, coraggiosa e preparata, e ha retto, con piena assoluzione, anche a Bellelli. Ritengo che la signora Ruggiero, con la diffida, abbia invaso il campo della politica, turbando la campagna elettorale. Ogni candidato sindaco di Carpi ha il dovere di essere chiaro con i cittadini su quanto farà in loro rappresentanza nell'assemblea dei soci e sulle ricadute su Aimag. La minaccia della Ruggiero avrebbe senso se Aimag fosse quotata in borsa, o forse la diffida nasce dalla richiesta della Medici a Righi di azzerare il Cda, licenziando di fatto la stessa Ruggiero?'
'Alla presidente Ruggiero, anziché diffidare, chiedo di rispondere alla mia richiesta relativa all'ammontare dello stipendio mensile del nuovo Direttore Generale e dei premi a raggiungimento obiettivi, inviatale ai primi di maggio, a cui non ho ancora avuto risposta. Sempre a proposito di Aimag, rimango basito dalla scelta dei coordinatori provinciali e regionali del Movimento 5 Stelle di appoggiare con una lista civica “civetta” di Soliera la candidata del Pd. Tra l’altro, le persone citate non le ho mai viste all'interno del gruppo territoriale del Movimento 5 Stelle Terre d’Argine. Se, come dicono loro, “Il M5S ribadisce il proprio impegno per la comunità, portando avanti le istanze del territorio e lavorando con dedizione per il benessere dei cittadini”, mi chiedo cosa li abbia spinti a sottomettersi al Pd di Solomita e Bellelli, fautori delle scelte scellerate su Aimag e dello strappo nel patto di sindacato. Chissà se i coordinatori faranno un comunicato stampa di sostegno alla candidata Medici che, come tanti altri colleghi in Emilia Romagna, sono stati allontanati dal Movimento 5 Stelle perché i coordinatori volevano un accordo con il Pd - chiude Gaddi -. È difficile capire perché i coordinatori provinciali e regionali abbiano voluto forzare a tutti i costi il sostegno al PD o abbiano fatto di tutto per evitare che a Carpi il Movimento sostenesse la lista Movimento Civico per Carpi della Medici, provando anche a diffidare l’utilizzo del logo, logicamente una causa che hanno perso. Per onestà intellettuale non posso accettare queste loro scelte e questo volersi/ci sottomettere a un accordo unilaterale con il Pd. Anche perché è lo stesso Pd con cui io e la collega Medici, e gli stessi coordinatori in passato, abbiamo “lottato” per migliorare Carpi e Terre d’Argine, ma che ha sempre dimostrato d’essere come il Marchese del Grillo'.
'Sul nuovo ospedale, ne abbiamo sentite di tutti i colori, da Campedelli a Bellelli e ultimamente Righi, che come al solito pensano al cemento, senza entrare nel merito delle problematiche della sanità, che sono la mancanza di personale tra infermieri e dottori. Prima si dovranno trovare questi e poi, in un futuro, si potrà ragionare su un nuovo ospedale, non concedendo però l’area del “vecchio” Ramazzini a edificabilità. Il Pd ha sempre promesso di contenere il consumo del suolo e rigenerazione urbana attraverso il riuso delle aree dismesse, ma la realtà dei fatti è che quanto accaduto a Carpi negli ultimi vent’anni non ha precedenti. Nel giro di due decadi è stato cementificato il doppio del territorio consumato nel precedente secolo. Ai coordinatori provinciali e regionali, se conoscessero davvero il territorio, dovrebbero fischiare le orecchie e porsi molte domande sul Pd. Come Movimento 5 Stelle Carpi ribadisco il mio e nostro sostegno a Monica Medici e siamo al suo fianco per le intimidazioni ricevute dalla presidente Ruggiero, definendolo un atto vergognoso' - chiude il capogruppo M5S.