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'Apprendiamo con stupore e rammarico la presa di posizione del Pd nazionale che critica i 13 milioni di ristori stanziati dal Governo, tutti per le imprese dell’Appennino per sopperire alla mancata attività a causa della scarsità di precipitazioni nevose. Evidentemente chi critica il provvedimento conosce poco la nostra montagna e non conosce cosa sul tema dell’emergenza neve ha fatto lo stesso Pd nella nostra Regione, che ha sistematicamente erogato contributi ai gestori degli impianti di risalita non solo del Cimone, nel 2023 più di 4 milioni di euro'. A parlare è il consigliere Fdi di Pavullo, Daniele Iseppi. 'E’ del tutto evidente che l’attenzione non vada esclusivamente posta sui ristori e sull’emergenza, che non sono solo “carità” ma rappresentano una boccata d ‘ossigeno importante per l’indotto sciisctico, ma soprattutto sulla capacità attrattiva che il Comprensorio deve avere rispetto ai concorrenti alpini.
Detto questo penso anche che quando si tratta di risorse pubbliche il coinvolgimento dei sindaci, che a mio parere dovrebbero essere i primi depositari dei contributi, sia indispensabile, perché la montagna non è solo sci, ma deve vivere 365 giorni l'anno - aggiunge Iseppi -. Occorre ripartire da un modello di marketing territoriale adeguato, diverso da quello fallimentare di Valli del Cimone e da attività che valorizzino anche il periodo estivo. Ma finchè arrivare in Appennino sarà più difficoltoso che andare in Trentino e investire in montagna costerà di più, si continuerà a “combattere” ad armi impari. E per questo non sono più rinviabili investimenti nella viabilità (nel 2020 si è cominciato il percorso sulla tangenziale di Pavullo che deve essere al più presto completato) e su una tassazione dedicata alle attività dell’Appennino che deve diventare strutturale da parte della Regione'.
Redazione Pressa
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