'Lama-Montecreto: fusione scongiurata, bocciato il Pd regionale'

Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.

'La vittoria del no al referendum per la fusione tra i Comuni di Lama e Montecreto è la vittoria del buonsenso e della capacità dei cittadini di bocciare le logiche autoreferenziali della politica che governa il nostro territorio'. Così il capogruppo di Forza Italia in Regione Andrea Galli festeggia la vittoria del no alla fusione nel referendum di ieri.

'Forza Italia in modo compatto col centrodestra si è spesa con fermezza in questi mesi per cercare di fermare questo processo a livello regionale, ma la maggioranza ha voluto proseguire con un progetto affrettato, pasticciato e contro natura. Una fusione a freddo tra due realtà che poco o nulla avevano in comune - continua Galli -. Il voto di ieri ci dà ragione.

 Il Pd emiliano del resto è stato bocciato dai cittadini nei vari referendum con una pioggia di no e a poco è servito, restando al nostro Appennino, l'appello delle associazioni di categoria che si sono prestate a fare da spalla al governo regionale'.

'I cittadini sapevano che i Comuni di Lama e Montecreto non hanno nulla da condividere a livello storico, geografico, economico e come ordine di grandezza: Lama può contare su una popolazione tripla rispetto a Montecreto con 2700 abitanti contro poco più 900 e i flussi di traffico certificano come il 60 % degli spostamenti da Lama abbia come destinazione Pavullo e non certo Montecreto - chiude Galli -. Ben diversa sarebbe la fusione con Comuni omogenei, complementari come, ad esempio, Montecreto con Fanano o Sestola.La Regione voleva procedere sulla strada della fusione per puro interesse propagandistico, per dimostrare di aver svolto il compitino della apparente razionalizzazione imponendo al territorio un progetto calato dall’alto. Il piano è saltato, ha vinto la democrazia e Forza Italia festeggia oggi insieme ai cittadini'.