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Lutto nel mondo della scuola emiliano-romagnolo: è morta nei giorni scorsi la dirigente scolastica Carla Zappaterra.
Laureata in pedagogia, aveva iniziato la sua carriera come “direttrice didattica” prima a Pavullo poi, per oltre venti anni, a Modena. Residente a Bologna, dove viveva con la famiglia, ha scelto di rimanere a lavorare nella nostra città, nonostante questo le richiedesse di muoversi quotidianamente con treno e autobus. Mai una lamentela, sempre puntuale e sempre presente; capace di ascoltare tutti, si impegnava con passione e con tanta voglia di migliorare le cose. La sua dedizione è stata un esempio per la comunità scolastica che l’ha conosciuta e che oggi la ricorda commossa.
“Carla era all’apparenza fragile come un filo d’erba esposto al vento, ma lei sapeva ascoltare e consigliare, sapeva scherzare e mettersi in gioco - ha ricordato l'amica Catia al funerale -.
Aveva una sapienza di vita che sapeva rassicurare. Pronta a valorizzare una proposta, ad accogliere un suggerimento, a restituire un’osservazione. Grazie, perché mi hai accolta e sei stata una carezza in mezzo alla tempesta”
“Lei, bolognese doc, è stata parte della nostra comunità scolastica, un elemento molto importante di una squadra di dirigenti scolastici, (come il compianto Giacomo Grossi) all’inizio molto giovani ed inesperti, ma con una gran voglia di migliorare il sistema scolastico modenese; chi l’ha conosciuta, non potrà dimenticarla” - aggiunge il dirigente in pensione Franco Fondriest.
“La vogliamo ricordare solare e allegra durante i momenti di festa e i nostri ritrovi a pranzo. A lei piaceva la vita e dopo la pensione, progettava il suo futuro; la malattia l’aveva forse un po’ cambiata nel fisico, ma forgiata nello spirito” - il saluto di Paola Bertoni.
Redazione Pressa
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