Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
'Non solo – accusa Antonio Platis, capogruppo Fi in Unione Area Nord – la percezione del crimine è in costante aumento e ci sono pochissimi agenti sulle strade, ma anche l’attività di indagine e controllo è ridotta ai minimi termini. La situazione denunciata dal Siulp è inaccettabile'. A intervenire sulla carenza di uomini al commissariato di Mirandola, denunciata dal sindacato di polizia, è il capogruppo Forza Italia Area Nord Antonio Platis.
'La fotografia emersa in questi mesi dal processo Aemilia relativa al radicamento della criminalità organizzata nel tessuto economico della bassa e nei cantieri della ricostruzione è inquietante, ma lo è ancora di più l'immobilismo del governo PD che anche negli ultimi 5 anni, pur avendo rappresentanti come il Senatore Vaccari componente della commissione Antimafia, in ruoli esecutivi, non è riuscito ad incrementarne le forze della Polizia di Stato sul territorio - afferma Platis -.
I dati rispetto agli organici del commissariato di Pubblica Sicurezza di Mirandola (8 agenti in meno rispetto alla pianta organica del 1989) ed il grido d'allarme del Siulp lo confermano. Siamo difronte ad un allarme gravissimo e nonostante l'immissione a livello nazionale di 1.872 nuovi agenti nell’ultimo concorso, nessuna unità in questi anni è arrivata o arriverà a Mirandola. Eppure il Consiglio Comunale di Mirandola, su proposta delle sinistre, aveva avanzato richieste specifiche approvate all’unanimità, ma sistematicamente disattese. Il Partitone, lo scorso settembre, aveva presentato un documento in Unione per chiedere rinforzi al Commissariato, ma – pensate – dopo le nostre proposte di chiedere più risorse a Roma l’hanno ritirato e mai più presentato. Forse non volevano urtare il Ministro o sapevano già che la risposta sarebbe stata negativa.
La denuncia del Siulp non può passare sottotraccia perché dichiarano l’impossibilità a supportare l'attività di indagine tesa fare luce sull'attività delle organizzazioni criminali che gli atti del processo Aemilia ci indicano essere arrivate, attraverso i subappalti, fisicamente all'interno dei cantieri del sisma. Chi ci ha governato in questi 5 anni non ha mosso un dito, nonostante gli appelli lanciati in questi anni dalle stesse forze di Polizia, assumendosi una grave responsabilità politica che difficilmente i nuovi slogan della campagna elettorale riusciranno a nascondere. Di questo dovrebbe iniziare a rispondere i candidati del Pd. Perché se un sindacato di Polizia è obbligato a denunciare immobilismo e lassismo istituzionale su un tema così importante come la lotta alla criminalità organizzata, significa davvero che la politica di governo ha toccato il fondo”.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>