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Sarà avviata entro venerdì 3 luglio la demolizione dell’edificio prospiciente piazza Kennedy a Magreta. Si tratta della prima azione che rientra nel piano urbanistico attuativo di iniziativa privata per la riqualificazione del centro storico della frazione, messo in campo dagli attuatori, la Fondazione Don Franchini e la Fondazione Muller.
In base al progetto si prevede l’edificazione di un nuovo fabbricato in posizione opposta a quello esistente a destinazione mista, residenziale e commerciale. Il comparto verrà arricchito da una piazza pavimentata di grandi dimensioni che potrà diventare il nuovo centro aggregativo per i cittadini della frazione, come atteso e richiesto da tempo. Completano questo intervento privato le opere di urbanizzazione primaria, tra cui di particolare rilievo è il collegamento tra via Vespucci e la rotatoria posta all'intersezione tra via Don Franchini e via Marzaglia che porterà benefici alla mobilità dell'intera area.
'Le demolizioni sono la prima azione di un intervento atteso da anni - dichiara il Sindaco Maria Costi - la nostra attenzione riguarda infatti i centri di tutte le nostre frazioni, e dopo il completamento del secondo stralcio del centro storico di Formigine questo impegno si vedrà a Casinalbo e a Magreta, che avrà una nuova vitalità. Riparte così dopo l’emergenza COVID il nostro programma di lavoro una piazza per ogni frazione, come previsto negli atti di indirizzo del Comune di Formigine. Il PUA proposto a Magreta mantiene le medesime tipologie edilizie e funzioni residenziali, commerciali e terziarie, migliorando nel contempo gli aspetti distributivi e funzionali oggi ritenuti maggiormente adeguati al contesto, con particolare riferimento all’articolazione dei parcheggi pertinenziali interrati e alle dotazioni territoriali. Ringraziamo quindi i privati attuatori per il contributo che il loro progetto darà nei prossimi anni alla riqualificazione urbanistica di Magreta”.
Le demolizioni saranno eseguite in completa sicurezza ambientale e secondo le previsioni di legge, senza alcun rischio per la popolazione e per gli edifici circostanti
Redazione Pressa
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