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'Il ‘LEI Rooms’ è stato premiato a livello nazionale per il suo valore sociale e simbolico, è stato visitato dalle scuole, ha avuto il plauso delle istituzioni e degli enti che si occupano di legalità come un esempio virtuoso per l’occasione di riscatto, di recupero dell’autonomia e della dignità - quindi il contrario dell’assistenzialismo - che sta offrendo a donne fragili o vittime di violenza: alle tre già assunte si aggiungono le tante coinvolte dalla onlus in occasione di eventi. Tra le ragazze assunte c’è anche Esther, che lo scorso novembre, in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne, è stata invitata in Prefettura per raccontare le violenze subite. Riteniamo pertanto che gettare fango su un progetto del genere per soli fini elettorali sia una grave mancanza di rispetto innanzitutto per le donne che nel ‘LEI Rooms’ stanno trovando e troveranno un’altra chanche professionale e personale.
E ci stupisce che un attacco così squallido e strumentale arrivi anche da una candidata sindaco donna, che su questi temi dovrebbe invece supportare la comunità senza fare calcoli politici o fare proposte, delle quali non c’è traccia'. Così il vicesindaco di Maranello Mariaelena Mililli (nella foto) replica all'attacco di Fdi.
'Nel merito, bastano invece i documenti e i dati a smascherare l’oggettiva inconsistenza delle affermazioni della destra. Primo, non c’è mai stato alcun cambio di destinazione dell’immobile: la prima delibera di giunta (n.127/2019) e tutte le successive riportano il solo l’obiettivo di una struttura turistico-ricettiva nel quale impiegare donne con fragilità o già vittime - in passato, non oggi - di violenza. Nessun documento ha mai nemmeno accennato a funzioni di consultorio o ricovero e nel docufilm citato viene spiegato molto bene come questo progetto fosse complementare e differente da quello del Centro Antiviolenza che stava nascendo allora, e come alcuni giornali equivocarono: ancora una volta la realtà viene dunque travisata dalla destra.
A seguire, da agosto ad aprile c’è stata una media di 85 pernottamenti mensili e a breve la struttura avrà due camere in più, già ora sta dando da vivere a queste donne e ha ulteriori margini di crescita - continua Mariaelena Mililli -. I corsi di formazione - finanziati all’80% dalla Regione, così come i lavori ad un bene che ci è stato affidato - hanno dato una preparazione a dieci donne con fragilità, quindi già da soli sono stati utili per loro. E il fatto che ora lavorino nel ‘LEI Rooms’ altre tre donne fragili dimostra che il progetto può aiutare un numero molto più alto di persone'.
'Riguardo ad Enza Rando, poi, è anche difficile commentare certe assurdità: un anno prima il comune ha mostrato ai cittadini i lavori conclusi, un anno dopo la onlus ha organizzato l’avvio dell’attività e tra gli invitati c’era ovviamente ‘Libera contro le mafie’, poi rappresentata dalla sua vicepresidente'.
Redazione Pressa
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