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Stop (quasi) definitivo al maxi impianto biometano di Concordia. Il 18 maggio la giunta regionale ha adottato il Provvedimento Autorizzativo Unico negativo sulla base del provvedimento di VIA negativo espresso il 23 Gennaio 2020 dagli enti partecipanti alla Conferenza dei Servizi chiamata ad esprimere una valutazione tecnica in merito alla procedura autorizzatoria per la realizzazione di un impianto per la produzione di biometano presso l’area “Ex-Kermar” di Concordia.
'La giunta regionale ha deliberato, assumendo l'atto del verbale conclusivo della Conferenza di Servizi, dal quale il progetto esaminato risulta ambientalmente incompatibile e comporta impatti ambientali significativi e non mitigabili' - si legge in una nota.
In sede di Conferenza il Comune di Concordia, con la presenza dei tecnici del Comune e del sindaco Luca Prandini aveva espresso formalmente parere negativo in materia ambientale, sanitaria e paesaggistica, come pure in merito alla proposta di variante urbanistica e il permesso di costruire.
Avevano espresso il proprio parere negativo, nell’ambito del Procedimento di VIA e del Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (PAUR), ognuno per le proprie competenze, anche il Comune di San Possidonio, la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio, la Provincia di Modena, il Consorzio della Bonifica di Burana, AIMAG e AS Retigas.
A conclusione delle valutazioni effettuate, la Conferenza dei Servizi in Arpae aveva ritenuto che il progetto relativo alla realizzazione dell'impianto non fosse nel complesso ambientalmente compatibile e realizzabile, in quanto i pareri negativi della Sovrintendenza e del Comune in merito alla presenza di una formazione boschiva di valore paesaggistico erano da considerare qualitativamente prevalenti nella valutazione di impatto ambientale.
La deliberazione adottata dalla giunta regionale conclude quindi il procedimento istituzionale di verifica del progetto per la realizzazione di un impianto per la produzione di biometano presso l’area “Ex-Kermar” di Concordia. Contro tale provvedimento i proponenti hanno ora 60 giorni di tempo per presentare ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale.
Redazione Pressa
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