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'In piena estate il comune di Spilamberto ha approvato in maniera assai celere il piano della multinazionale Vailog per l’insediamento di un polo logistico di Amazon a Spilamberto. Amazon non è una bazzecola. Non risulta siano stati interpellati i Comuni limitrofi, l’Unione Terre di Castelli, che pure ha competenze sulla pianificazione territoriale, e la Provincia. Un intervento di tale portata avrà delle ripercussioni evidenti sul territorio. Ambientali, sociali, nonché porterà ad una trasformazione del traffico sulle nostre arterie. Queste varie ed eventuali avrebbero dovuto essere meglio sviscerate e approfondite, pena opacizzare un'operazione importante, il chè non giova al progetto in sè, al costruttore Piacentini, a Vailog/Amazon ed agli enti locali stessi'. Così in una nota Art1 dell'Unione Terre di Castelli commenta il sì dell'amministrazione spilambertese guidata dal sindaco Pd Umberto Costantini al maxi polo logistico Amazon su un terreno di proprietà di Spilamberto Nord srl, società il cui socio al 100% è Piacentini costruzioni spa, socio del Pd renziano.
'Chiediamo l’apertura di un dibattito pubblico , più articolato rispetto a quello tenutosi in luglio ed agosto con due sedute dei gruppi consigliari ed un consiglio comunale il 30 luglio. Un dibattito che deve necessariamente coinvolgere Unione e Provincia - continua Art1 -. In premessa vogliamo sottolineare che si dà per scontato che una area destinata a capannoni, (8 lotti) non possa tornare ad essere destinata ad area agricola, dirottando eventuali investimenti sul recupero di aree dismesse da bonificare. Idea questa invece presente nel programma di mandato del sindaco di Spilamberto. Pare a noi grave che il Consiglio Comunale abbia approvato una delibera dove si conferma la validità del Valutazione Ambientale Strategica (VAS) di competenza della provincia di 12 anni fa. Riteniamo che la l’Ente Locale abbia l’obbligo di riconsiderare tale valutazione, visto l’impatto socio ambientale, e crediamo che la Provincia dovrebbe dire su questa vicenda qualcosa di dirimente.
A maggior ragione visto che la mortalità per incidenti stradali mortali dell’UTC è dell’ 8x 1000 contro il 3,9 x1000 della nostra Provincia. Art1 non sottovaluta gli impatti sull’occupazione, anzi. Come partito di sinistra sappiamo che chi oggi promette di dare lavoro deve godere di attenzione particolare. Ma quale lavoro? Non convince la retorica delle grandi occasioni attorno ai posti promessi che non è mancata. Tutto tace sulle condizioni di assunzione del personale che lavorerà ad Amazon. Ciò che sappiamo e che verranno assunte 400 persone ed il 20 % sarà a tempo indeterminato. Solo 80 persone, dunque, saranno a tempo indeterminato. E gli altri 320? E’ tempo che le grandi multinazionali ricordino che esistono terre che fecero dei diritti sindacali una delle battaglie cruciali che le ha distinte da altre realtà. Non si conoscono le modalità di assunzione, se si ricorrerà al lavoro stagionale od altro. Non si sa chi gestirà le assunzioni, se queste verranno coordinate utilizzando il canale delle agenzie interinali o altro. Domande lecite, poiché siamo davanti ad un soggetto imprenditoriale che solo qualche mese fa è stato multato dall’Ispettorato del lavoro per abuso di contratti in somministrazione rispetto ai limiti previsti. Serve tempo per promuovere un dibattito pubblico, ed altresì, chiediamo di rivedere il piano VAS, adeguandolo all’attuale realtà. Serve, sottolineiamo, un pronunciamento dei Comuni viciniori e dell’Unione. Fugando questi dubbi, sapremo se Spilamberto è un paese per Amazon?'
Redazione Pressa
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