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Mirandola: inaugurata nuova autostazione e servizio urbano Pico

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Piccola rivoluzione nel trasporto pubblico del più importante comune della bassa, centro del distretto biomedicale che accoglie e collega anche il territorio della bassa mantovana. Nasce una nuova linea dedicata al biomedicale


Mirandola: inaugurata nuova autostazione e servizio urbano Pico
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Una struttura coperta di oltre 1.000 metri quadrati; 20 stalli per bus coperti e 14 esterni; 10 portoni elettrici, sicuri e di facile utilizzo, un autolavaggio e distributore di carburante, una sala d’attesa per l’utenza e una biglietteria. Il tutto costruito secondo le più recenti normative antisismiche e secondo i più alti standard di risparmio energetico, con un occhio all'estetica.

E' il nuovo deposito degli autobus di Mirandola, in via 29 maggio, realizzato da aMo in collaborazione con il Comune di Mirandola e con il contributo della Regione Emilia Romagna, dopo che il sisma del 2012 aveva reso inagibile la struttura esistente di via della Circonvallazione.

Nel progetto, elaborato dallo studio Unigruppo di Carpi, e realizzato dalla ditta Del Rio di Bologna (Rete Costruttori Bologna), oltre allo spazio di ricovero degli autobus, ad un distributore di carburante, e ad un autolavaggio per mezzi fino a 18 metri di lunghezza, sono stati previsti spazi di servizio per gli autisti, spazi per l’attesa dell’utenza e una biglietteria.

L’edificio risponde ai più alti standard normativi per il risparmio energetico. In prossimità del deposito verrà attivata, dal 20 giugno, la nuova autostazione di Mirandola, che dispone di 6 marciapiedi attrezzati e uno di manovra. Deposito e Autostazione sono recintati e protetti da varchi automatici per il controllo degli accessi. E’ stato inoltre installato sulla struttura, con il contributo di SETA, un sistema di videosorveglianza.

Con l’attivazione della Autostazione, verrà interamente ridefinito l’assetto del servizio di trasporto pubblico gravitante sulla città, con la nascita di un servizio urbano (nuove Linee Pico urbano e Pico biomedicale), la soppressione dei Prontobus e la modifica delle linee extraurbane 
Con il deposito di Mirandola si chiude il piano di ricostruzione avviato da aMo in conseguenza del sisma.

Il nuovo servizio urbano Pico rappresenta un’assoluta novità per la città, e collegherà, a cadenza 60 minuti, dalle 6 alle 20, in orario scolastico, dal lunedì al sabato, la nuova Autostazione alla Stazione Fs (con partenze e arrivi calibrati sugli arrivi/partenze dei treni da/per Bologna), alla vecchia autostazione, all’Ospedale, ai Poli scolastici e al centro storico con due percorsi diversi a seconda delle direzioni Nord/sud (linea Pico Urbano). Negli orari di punta alcune corse avranno un percorso dedicato ai poli biomedicali di via Dell’Industria, a Nord, e di via Camurana, a sud (linea Pico Biomedicale), dal lunedì al venerdì. In orario di vacanza scolastica, le corse di Pico Biomedicale saranno le stesse del periodo scolastico, mentre la linea Pico Urbano avrà una pausa al mattino dalle 9.30 alle 12.50 e al pomeriggio dalle 14.30 alle 16.45. 

Le frazioni saranno collegate al centro storico, all’Ospedale, alla nuova Autostazione e alla stazione FS con la nuova linea 491, che sostituirà la linea 490 (soppressa) e raggiungerà, oltre San Martino in Spino e Quarantoli, anche Luja e Tramuschio. Con l’istituzione di questi servizi, scompariranno i servizi a chiamata che coprivano, solo in alcune fasce orarie, una parte di questi collegamenti. Dal 20 giugno saranno quindi soppressi i Prontobus FS e Prontobus San Martino Spino. I Mirandolesi e i pendolari avranno così un servizio più esteso, capillare, regolare e sistematico.

Infine, il Terminal sarà raggiunto dalle linee extraurbane 420, 430, 450 e 470, che saranno quindi modificate come percorsi ed orari, così da essere in coincidenza con le partenze del servizio Pico. Anche alcune corse della linea 400 subiranno modifiche orarie per poter mantenere le coincidenze verso Cavezzo e Finale Emilia.

Per ogni ulteriore informazione ed aggiornamento è possibile consultare il sito internet www.setaweb.it. Gli utenti possono inoltre contattare Seta tramite telefono al numero 840 000 216, oppure via WhatsApp al numero 334 2194058: entrambi i servizi sono attivi dal lunedì al sabato dalle ore 07:00 alle ore 19:00.

 
Gli interventi istituzionali

All'inaugurazione sono intervenuti l’Amministratore di aMo Andrea Burzacchini; l’Assessore alla mobilità del comune di Mirandola, Antonella Canossa; il Presidente di SETA Antonio Nicolini e il Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini

“Oggi, dieci anni dopo il terremoto del 2012, aMo inaugura il nuovo deposito e la nuova autostazione di Mirandola, strategica per l'Area Nord della nostra Provincia. E' naturale che la ricostruzione delle infrastrutture a servizio del trasporto pubblico segua quella delle abitazioni, delle scuole, degli ospedali, dei luoghi di lavoro, di cultura, di ricreazione e di culto, perchè il trasporto pubblico vive soprattutto dei mezzi, che non hanno mai smesso di muoversi, nemmeno nei giorni successivi al terremoto' - ha affermato l'Amministratore Unico di aMo, Andrea Burzacchini:

Coerentemente con questa inaugurazione, assieme al comune di Mirandola, abbiamo attuato un riassetto dei servizi di trasporto pubblico che gravitano sulla città, modificando le linee extraurbane e istituendo una nuova linea urbana.


“Mirandola conta poco più di 24.000 abitanti, non è una grande città, ma un grande polo attrattore che genera una consistente domanda di trasporto per ragioni di studio e lavoro, oltre che per la presenza di un ospedale di riferimento per tutta l’Area Nord. C’è un importante polo biomedicale e un Tecnopolo. Un ottimo collegamento ferroviario con Bologna. Luoghi che devono essere collegati e raggiungibili, e il trasporto pubblico urbano ha un ruolo fondamentale.

Per questo abbiamo voluto dare avvio, con coraggio, ad un nuovo assetto di collegamenti urbani e con le frazioni più distanti, lavorando con aMo e SETA. Saranno create nuove fermate e nuove linee, modificati i percorsi, attraverso uno sforzo economico notevole, anche da parte del Comune. Vogliamo che Mirandola e il suo tessuto economico e sociale continuino crescere, investendo anche sulla mobilità collettiva.”  ha affermato Antonella Canossa, Assessore alla mobilità Comune di Mirandola 


“L’inaugurazione del nuovo deposito dei bus e della nuova autostazione di Mirandola rappresentano un evento importante e significativo: oggi, finalmente, si chiude una parentesi di emergenza durata dieci anni ed il sistema di trasporto pubblico della Bassa modenese può beneficiare di una nuova dotazione infrastrutturale, che porterà effetti positivi sia all'organizzazione complessiva del servizio sia, di riflesso, agli utenti' - ha affermato il presidente Seta Antonio Niccolini

'In questi dieci anni, nonostante le tante difficoltà ed emergenze, il diritto alla mobilità dei cittadini è sempre stato garantito, ed il ruolo essenziale del trasporto pubblico è stato evidente soprattutto nei momenti di grave difficoltà.

Da oggi auspichiamo di poter ritrovare condizioni di normalità anche in questo ambito. SETA – collaborando assieme a tutti i soggetti coinvolti – farà la propria parte per puntare decisamente alla qualificazione ed al rilancio del trasporto pubblico locale, al fine di renderlo più attrattivo, sostenibile e competitivo col mezzo privato' - ha concluso il presidente Seta

 “Siamo di fronte a un’altra struttura che dimostra come abbiamo inteso e realizzato la ricostruzione in Emilia: non solo come prima, ma meglio di prima. Il deposito e l’autostazione di Mirandola ora sono più sicuri e più sostenibili dal punto di vista energetico: un altro importante tassello di un percorso che in questi dieci anni ha visto la realizzazione di gran parte dei lavori previsti.

Crediamo e auspichiamo che questi nuovi spazi possano incentivare ancora di più il trasporto pubblico locale: ora è ancora più semplice raggiungere con i bus non solo le frazioni ma anche le aziende del polo del biomedicale, una eccellenza a livello italiano e internazionale' - ha sottolineato il presidente della Regione Stefano Bonaccini.

'Ancora una volta, tutto questo è stato possibile grazie all’importante lavoro di squadra tra istituzioni, amministrazioni e comunità locali che ha contraddistinto la ripartenza di questo territorio dopo il dramma vissuto: l’Agenzia per la mobilità di Modena ha immaginato e finanziato questi lavori, utilizzando anche i rimborsi assicurativi per il terremoto, e la Regione ha integrato il progetto con le risorse destinate alla ricostruzione”.

Redazione Pressa
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