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Il Gruppo consigliare nell'Unione dei Comuni ‘Liste Civiche PD Bassa Modenese’, unitamente al Coordinamento PD della Bassa Modenese, hanno presentato questa mattina nuova iniziativa sul tema dell’Ospedale di Mirandola, un petizione rivolta alla Regione Emilia-Romagna.
“Per la prima volta facciamo ricorso allo strumento della petizione di cittadini per mantenere alta l’attenzione sull'Ospedale di Mirandola e fare un altro passo in avanti' - ha affermato Simone Silvestri coordinatore circoli PD della bassa modenese.
“Siamo partiti dal confronto con i cittadini con assemblee in tutti i comuni all'inizio della legislatura e da lì ripartiamo con questa petizione. Con lo stesso obiettivo: il potenziamento dell’Ospedale di Mirandola. E’ uno strumento per tenere il punto' - ha ribadito Paolo Negro, Capogruppo Gruppo Liste Civiche PD presente alla conferenza di presentazione insieme al Presidente Commissione Sanità Gruppo Liste Civiche PD Bassa Modenese carlo Tassi e ad Orville Raisi, Vice Presidente Commissione Sanità Gruppo Liste Civiche PD Bassa Modenese.
'La CTSS del luglio di un anno fa ha stabilito che la rete ospedaliera a nord della via Emilia deve essere imperniata su due ospedali di pari livello, Carpi e Mirandola. Un indirizzo che deve essere reso sostanziale, questo è il cuore della petizione. L’ultima CTSS di qualche giorno fa, con la presenza del Presidente Bonaccini, ha confermato oltre 50 milioni di investimenti sulla sanità nel nostro Distretto, tra Ospedale di Mirandola e territorio. I passi in avanti quindi ci sono ma per mettere a valore tutto questo la petizione indica la necessità di sancire nella programmazione provinciale, in modo più solido, la mission dell’Ospedale di Mirandola, gli elementi qualificanti in cui si deve sostanziare e dare piena operatività alla sua pari dignità, secondo il piano di potenziamento condiviso”
“C’è necessità di rafforzare la missione dell’Ospedale di Mirandola e renderla così meno fragile.
Penso alla tempistica dilatata e l’incertezza stessa del rientro nell'Ospedale di Mirandola della Unità Operativa Complessa di Cardiologia, dopo la sua delocalizzazione causa Covid' - ha sottolineato Carlo Tassi. ' Cardiologia è parte integrante ed essenziale del disegno di potenziamento dell’Ospedale e il ritardo del suo rientro, oltre ad essere inaccettabile, conferma questa necessità”.
“I nuovi primari dedicati all'Ospedale di Mirandola, l’OBI pediatrico, la nuova TAC, i cantieri che si sono aperti, sono passi in avanti già operativi di cui diamo atto molto positivamente. Bisogno proseguire con sempre maggiore coerenza' - ha specificato Orvile Raisi. 'Per questo la petizione ribadisce tutti i contenuti relativi al necessario potenziamento dell’Ospedale di Mirandola: superare definitivamente le aree omogenee; qualificare ciascun Reparto attribuendo il personale adeguato; la revisionare funzionalmente gli spazi per accogliere nuovi posti letto e le nuove funzioni quali la Medicina d’urgenza; il rientro di tutte funzioni trasferite temporaneamente causa Covid; completare e rendere operative di tutte le specialistiche previste; ripristinare e valorizzazione tutte le sale operatorie; adeguare le attrezzature tecnologiche; ripristinare i posti letto di semintensiva; dar corpo all'interno dell’Ospedale alla sinergia con il Distretto Biomedicale. Il tutto come da programmazione condivisa. La petizione rimarca infine la necessità del ripristino del Reparto di Anestesiologia e Rianimazione, che c’era prima del terremoto, senza la quale non c’è piena attrattività dell’Ospedale per gli anestesisti e quindi la piena operatività del disegno di potenziamento e pari livello dell’Ospedale di Mirandola”
Redazione Pressa
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