Non si capisce come Mirandola, ma l’intera Area Nord con un bacino di 86mila abitanti non possa avere peso nelle decisioni relative al futuro del proprio distretto sanitario. La questione non si pone quindi solo dal punto di vista politico, ma anche giuridico.
Abbiamo assistito e continuiamo ad assistere sempre alla lettura di documenti che non sono né concertati e nemmeno condivisi. E pazienza se non si va nella direzione dei desiderata del territorio, se le terapie intensive vengono realizzate altrove, come gli interventi d’urgenza e se non vengono garantiti a Mirandola. Dicono che è per il nostro bene, perché “siamo in rete e facciamo parte della rete”. Una rete che agli occhi dei cittadini in primo luogo, è però intricata di spostamenti, difficoltà di ogni genere e disagi. Nel polo mondiale del biomedicale abbiamo bisogno di una struttura davvero potenziata sulla base di cià che abbiamo scelto e votato. Mirandola ed il suo distretto - conclude il sindaco - meritano una struttura di prim’ordine. Come lo era già in passato'
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