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Più che di interventi strutturali, per le aste dei fiumi modenesi dai principali Secchia e Panaro, ai torrenti secondari come il Tiepido si continuano a mettere in campo azioni di riparazione di manufatti anche di recente costruzione o manutenzione, ceduti o compromessi a seguito delle piene. E' il caso della riparazione e messa in sicurezza della briglia di Zenzano sul fiume Panaro, dove procede la sistemazione della spalla destra dell’opera idraulica, situata tra i comuni di Marano e Savignano sul Panaro, per un valore complessivo di 240mila euro finanziato con i fondi di protezione civile concessi dopo l’emergenza.
Contemporaneamente è stata ultimata anche la seconda tranche di importanti interventi di consolidamento, avviati due anni fa e finanziati dalla Regione con 1,9 milioni di euro. Tutti i lavori sono stati curati dall’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile.
“Si tratta di una delle briglie più importanti del bacino pedecollinare del fiume Panaro- spiega l’assessore regionale alla Difesa del suolo e alla Protezione civile, Irene Priolo- e con la conclusione degli interventi di consolidamento si compie un passo avanti fondamentale per la sicurezza di un’area caratterizzata dalla presenza di infrastrutture viarie strategiche e centri urbani come Marano e Savignano sul Panaro. Dopo i pesanti danni provocati dalla piena del fiume a fine 2020- conclude- l’Agenzia per la sicurezza territoriale è intervenuta avviando un ulteriore cantiere che, nell’arco di un mese, ci consentirà di completare le opere iniziate nel 2019”.
I lavori sul Panaro
I lavori attualmente in corso riguardano la spalla destra della briglia, che ha registrato ingenti danni dopo il maltempo di dicembre 2020 con l’asportazione di circa 6 mila metri cubi di materiale che ne costituiva il sostegno laterale.
Si stanno quindi ultimando il ripristino del profilo della porzione crollata e le opere di protezione dai fenomeni erosivi della corrente, grazie alla posa di massi ciclopici cementati.
Con gli interventi di consolidamento è stata già realizzata una controbriglia a valle dell’opera idraulica e la vasca di dissipazione è stata riempita con massi ciclopici. Si è inoltre proceduto a rinforzare le paratie con tiranti di collegamento e a sistemare la platea intermedia, risanando le parti in calcestruzzo deteriorate.
Infine, a monte della briglia, per contrastare i fenomeni di filtrazione e sifonamento e consolidare la sponda è stato realizzato un diaframma tramite un muro in calcestruzzo armato fondato su pali trivellati.
Redazione Pressa
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