Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
“Carte alla mano Arpae dichiara che 'alla luce del recente incendio occorso in data 30/09/2023 è stato avviato il procedimento di riesame\modifica della suddetta autorizzazione, nonché l’avvio di procedimento di revoca della proroga dei termini per la realizzazione di opere rilasciato con atto del 28/07/2023'. Proprio questa ultima determina era stata attenzionata da Forza Italia in quanto era sorprendente come Care abbia ottenuto una così complessa deroga di ben 12 mesi in appena 9 giorni e a 4 giorni dal termine di consegna di tutti i lavori prescritti'. Così Antonio Platis, consigliere provinciale di Forza Italia, torna sulla sospensione della attività all'impianto Care.
'Sembra che Care voglia minimizzare, quando invece sarebbe opportuno una operazione trasparenza per fugare ogni dubbio e recuperare un rapporto di fiducia palesemente ‘bruciato’ con la cittadinanza.
Dall’accesso atto avanzato dalla nostra consigliera regionale Valentina Castaldini, è emerso che Care, nella richiesta di proroga di luglio 2023, ha dichiarato di essere “soggetto alla norma in materia di prevenzione incendi (DM 26/07/22)” ma non risulta allegato il riscontro previsto da Arpae: 'Qualora l’attività sia soggetta si chiede di allegare copia del C.P.I., Scia, altro presentata al Comando dei Vigili del fuoco (asseverazione del progettista in merito alle misure di prevenzione incendi adottate). Qualora non sia assoggettata dovrà essere allegata una asseverazione del progettista'. È auspicabile che ci diranno che si tratta di una mera dimenticanza o di un errore materiale, ma sta di fatto che agli atti non risulta né il Cpi, né la Scia, né le asseverazioni. A questo punto, la proroga – si chiede Platis - poteva essere concessa da Arpae anche senza questo documento?'.
'Anche alla luce dell’atto in autotutela di Arpae che sospende la proroga data a tempi di record un’ulteriore domanda è d’obbligo: se i lavori prescritti fossero stati fatti, si sarebbero ridotte le possibilità del disastroso incendio del mese scorso? Come mai nessuno si è accorto che mancava proprio quella documentazione antincendio? A questo quesito attendiamo una puntuale risposta da tutti gli enti coinvolti' - chiude Antonio Platis.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>