Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
“Certamente l’insediamento dell’Hub Vailog, che dovrebbe essere utilizzata da Amazon ci lascia molti interrogativi, a cominciare dalla scelta frettolosa: non é stato aperto un dibattito pubblico, non é stata coinvolta l’Unione e nemmeno la Provincia per una nuova Valutazione ambientale (l’ultima risale a 12 anni fa) ed é stato convocato un cosiglio comunale in piena estate, il 30 luglio, per deliberare il progetto attuativo relativo alla variante che va a modificare l’assetto planimetrico e del piano regolatore”. Così la Lega di Spilamberto contesta l'insediamento del maxi polo della logistica consentito dalla variante al Prg che interessa il terreno di proprietà di Piacentini costruzioni spa (socio al 40% del Pd renziano), votata dal Consiglio comunale.
'Siamo a tutti a conoscenza delle modalità di lavoro della multinazionale Amazon, soprattutto nella sede di Castel San Giovanni a Piacenza, oggetto di molte polemiche, nonché delle ire di Matteo Salvini, lo scorso febbraio, quando si recò in visita allo stabilimento per incontrare i lavoratori e l’azienda - afferma Flaviana Barbieri della Lega di Spilamberto -. Dal punto di vista delle condizioni lavorative, però il Comune di Spilamberto cerca di rasserenarci producendo un documento firmato dal Comune stesso e dai sindacati. In realtà, non siamo proprio sereni, perché un protocollo d’intesa che non porta la firma di Amazon, non ha un gran valore, certamente attesta il non impegno di Amazon. Al di là degli aspetti legati alla contrattazione dei lavoratori (da chi verranno assunti e con che tipologia di contratti?) un altro aspetto che ci procura da un lato grande preoccupazione é l’impatto ambientale e la viabilità.
Come mai, in una realtà agricola, come la nostra, quell’area non é stata trasformata in un’opportunità per alcune realtà agricole o di ricerca a favore dell’agricoltura e delle attività produttive di trasizione locale? Questa domanda é diventata ancor più vibrante, quando abbiamo letto proprio nelle “Linee programmatiche di mandato 2014-2019” di questa amministrazione i seguenti impegni: Creare consapevolezza della ricchezza delle eccellenze agricole locali per lo sviluppo del territorio rurale inteso come spazio naturale di pregio e di paesaggio, ideale per la produzione di qualità: la frutta tipica, le razze zootecniche, i prodotti lavorati come il Parmigiano Reggiano, l'Aceto Balsamico Tradizionale ed il Lambrusco devono il loro successo nel mondo anche all'immagine del territorio sano e bello da cui provengono e di cui Spilamberto fa parte a pieno titolo'.
'Ci siamo anche chiesti, sempre in relazione all’ambiente ed alla riduzione della cementificazione, perchè non si sia pensato di riutilizzare le tante fabbriche dismesse in zona - continua la Lega -. Strano, visto che, sempre nel documento delle Linee programmatiche di questa mministrazione si legge: Gestire il territorio con il recupero, la razionalizzazione degli spazi già edificati, ragionando su bioedilizia, sulla cementificazione zero e sul recupero delle aree e di edifici da ristrutturare. Occorre recuperare l’esistente con norme chiare e decise che promuovano il riutilizzo e la riconversione di ciò che esiste, per avere edifici più sostenibili e progettati secondo l’attuale concezione del vivere e lavorare in luoghi sani ed energeticamente efficienti. Gli slogan di questa amministrazione in campagna elettorale giravano tutti sullo sviluppo turistico, sul marketing territoriale, sullo sviluppo del centro storico e del commercio di vicinato, come mai questo cambio di rotta? Ci chiediamo cosa e quali argomenti così convincenti, possano aver fatto perdere la rotta, cosa possa essere accaduto per non avere perseguito gli obiettivi di un programma elettorale che, se non attuato, ti fa perdere credibilità di fronte alla tua cittadinanza'.