Punto nascite Pavullo, il 30 giugno termine ultimo per firmare la petizione

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La raccolta firme a favore della permanenza e della non chiusura del punto nascite di Pavullo ha visto una mobilitazione generale senza precedenti in Appennino, dove sono stati numerosissimi i volontari che hanno contribuito alla raccolta delle migliaia di adesioni sottoscritte. A partire da domani martedì 27 giugno i comitati e gli organizzatori della petizione invitano tutti coloro che hanno stampato i moduli ed hanno raccolto delle firme a consegnarli e farli pervenire entro e non oltre venerdì 30 giugno presso i bar Speranza e Degustazione di Pavullo, oppure ai coordinatori della raccolta firme, oppure scansionando i moduli firmati e inviandoli per posta elettronica all’indirizzo davideventurelli1989@gmail.com

 Il testo della petizione e le firme verranno protocollati la mattina di sabato primo luglio.

La scelta di tale data è legata al fatto che lunedì 3 luglio è previsto l’incontro in provincia dei sindaci dei comuni capo-distretto, Pavullo in primis, e dei sindaci dei comuni del Frignano per una conferenza socio-sanitaria nel corso della quale si parlerà dell’ospedale e del punto nascite di Pavullo.

'Di fatto - sottolineano gli organizzatori della raccolta firme - potrebbe essere l’ultima possibilità, dopo l’annunciata chiusura del reparto, per rimettere in discussione le decisioni comunicate tramite il sindaco di Pavullo il 25 maggio.

“Facciamo appello a tutti i sindaci e gli amministratori della montagna – ha esortato il consigliere di minoranza di Pavullo e collaboratore dei comitati Davide Venturelli – lunedì 3 luglio avrete l’onere e l’onore di rappresentare quelle migliaia di cittadini che con la loro firma si sono schierati contro la decisione di chiusura, una decisione politica, siate coraggiosi e difendete e chiedete che vengano potenziati i servizi dell’Appennino”. Dunque la chiusura della raccolta firme avviene proprio alla vigilia di un momento molto delicato. Tuttavia qualora i sindaci dell’Appennino volessero schierarsi contro le prese di posizione del presidente della provincia Muzzarelli (proclamatosi favorevole alla chiusura), avrebbero dalla loro parte le migliaia di firme raccolte, non è escluso che si possano raggiungere anche le cinquemila sottoscrizioni'