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'Vietato diventare mamma in montagna. Il tergiversare di Regione, Comuni e Unione ci ha portati fino a questo punto: affrontare una maternità in queste zone è diventata una sorta di missione impossibile'. A parlare è Davide Romani, referente provinciale della Lega Salvini Premier.
'Lo ha reso più che evidente l'episodio delle due gestanti di Pieve e di Serra che hanno richiesto un intervento pressoché contemporaneo da un capo all'altro della dorsale. Il doppio intervento si è risolto fortunatamente per il meglio, anche grazie alla prontezza dei sanitari e a condizioni climatiche clementi in questa fine dicembre, ma non è accettabile affidarsi, appunto, alla fortuna. Il Punto nascita a Pavullo deve riaprire. Senza se senza ma. Soprattutto, senza altri ritardi. La 'filiera' PD sta ancora una volta dimostrando l'assoluta incuranza verso i cittadini e le loro reali esigenze, sempre più distante e sconnessa dalla realtà.
La Regione non ha mosso un passo dagli annunci della campagna elettorale e ancora temporeggia adducendo un prossimo fantomatico protocollo con il ministero. Sulla stessa scia gli enti locali, completamente incapaci di incidere sulla situazione di rischio e disagio a cui è sottoposta la comunità. Il tempo stringe - chiude Romani -. Noi siamo pronti e garantiamo che una prossima amministrazione a guida Lega avrà come primo punto di mandato la riapertura del Punto nascita. Non ci interessano promesse e formalità di sorta. Siamo pronti alle barricate'.
Emendamento unitario
Intanto in Regione la Lega stessa ha presentato un emendamento unitario proprio col Pd sul tema punto nascite di Pavullo. 'Una dimostrazione di unità tra le forze politiche che fa bene in questo periodo e fa bene al nostro territorio montano, ad iniziare da Pavullo.
Dopo le polemiche dei giorni scorsi oggi abbiamo presentato in modo unitario (Pd-Lega) un emendamento al Documento di economia e finanza regionale, ed approvato all’unanimità, per la riapertura dei punti nascita in montagna, nel più breve tempo possibile, successivamente alla fine dell‘emergenza sanitaria. Lo avevamo ribadito nei giorni scorsi - affermano i consiglieri regionali Pd Costi, Maletti e Sabattini -. In questa fase di emergenza è velleitario pensare che si possa riaprire con tutto il personale e la dirigenza sanitaria impegnata a più non posso alla fase di emergenza causata dal Covid. Nello stesso tempo è un impegno prioritario del programma di mandato della Giunta, approvato in Assemblea e faremo il possibile perché questo avvenga il primo possibile e in sicurezza, come già più volte anticipato dall’assessore Donini'.