Italpizza
GIFFI NOLEGGI
La Pressa redazione@lapressa.it Notizie su Modena e Provincia
Logo LaPressa.it
Facebook Twitter Youtube Linkedin Instagram Telegram
Italpizza
notiziarioLa Provincia

'Reparto di Ortopedia di Mirandola, gravissimi errori commessi da Regione e Ausl'

La Pressa
Logo LaPressa.it

'Dopo il terremoto il reparto di Ortopedia ha subito una notevole diminuzione di dottori ed infermieri. I medici sono diminuiti da 7 poi 6 ?ora sono 5'


'Reparto di Ortopedia di Mirandola, gravissimi errori commessi da Regione e Ausl'
Paypal
Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.


Premesso che il reparto di Ortopedia di Mirandola è una eccellenza che deve essere tutelata e supportata per la salute di tutti gli 87.500 cittadini dell’ Area Nord , si rende noto che l’associazione “La Nostra Mirandola” ha donato in dicembre 2018 una Colonna Laparoscopica multifunzione con risoluzione 4K, il massimo presente in commercio oggi. La suddetta apparecchiatura, del valore di oltre 100.000 euro, dovrebbe essere utilizzata dagli ortopedici   per le operazioni in artroscopia, nonché dai chirurghi e ginecologi per operazioni in laparoscopia.

Con il  declassamento del nostro nosocomio a Ospedale di prossimità, causato  dal disastroso PAL 2011 firmato dall’Assessore alla sanità dell’UCMAN ( Unione comuni modenesi Area Nord) Maino Benatti e dai 9 Sindaci Area Nord, il nostro Ospedale è stato affossato praticamente in quasi tutti i reparti, togliendo i primari di Chirurgia, Anestesia, Ostetricia/Ginecologia, Cardiologia, sostituiti con primari a scavalco, che  a tutt’oggi dovrebbero essere più presenti  nell’Ospedale di Mirandola, e non rimanere sempre a Carpi.

Dopo il terremoto il reparto di Ortopedia ha subito una notevole diminuzione di dottori ed infermieri. I medici sono diminuiti da 7 poi 6  ora sono 5, (addirittura  erano 10 medici in tempi che tutti ricordiamo con 48 posti letto, poi i posti letto sono diventati 22 e adesso il reparto ha solo 12 letti e ha perso la sua autonomia di ricovero con la assurda istituzione( ad opera della pregressa amministrazione)  di una area omogenea chirurgica, (che comprende tutti i pazienti delle chirurgie), venduta come soluzione per diminuire gli sprechi,  creata subito dopo il terremoto, come soluzione temporanea, che poi è diventata definitiva.

L’ area omogenea chirurgica ha abbassato notevolmente il confort di degenza dei pazienti  e ha  ostacolato il lavoro di medici e infermieri.

La Direzione aveva promesso ai cittadini che come è accaduto per l’Area omogenea medica, anche l’Area Omogenea chirurgica sarebbe tornata come in origine, ma sono già passati più di sei anni e tutto è rimasto invariato.

Solo la presenza e la riconosciuta professionalità del Primario di Ortopedia e della sua validissima  equipe, ha impedito l’ affossamento totale di un reparto che  è sempre stato un fiore all’occhiello nella nostra provincia.

 Purtroppo è già certa anche  una ulteriore diminuzione di organico per le dimissioni di due ortopedici che hanno scelto di andare  a lavorare  altrove, e se va avanti così, man mano accadrà anche  per altre professionalità. Se un datore di lavoro, ovvero l’azienda, non incentiva il lavoratore, nel nostro caso il medico, ad esprimere al meglio le proprie potenzialità professionali, non si costruirà mai nulla.

Quale è la causa di tutto questo? Il declassamento di Mirandola a Ospedale di Prossimitàche  frena enormemente la professionalità degli operatori. Il medico preparato che non può esprimere e mettere in pratica le sue competenze , prima o poi molla e se ne va. Se le qualità professionali, l’impegno e la voglia di mettersi in gioco non vengono valorizzate,  il medico, a lungo andare  si demoralizza, perde ogni entusiasmo e giustamente cerca altri sbocchi .

Presso l’Ortopedia di Mirandola è sempre stato presente personale ortopedico con indirizzo specialistico riconosciuto nella gestione di patologie  complesse: anca, ginocchio, spalla (artroscopica e open), gomito, mano e piede, ovviamente sia per pazienti con patologie traumatiche che cronico-degenerative.

Chi è stato operato nel nostro ospedale ha  sempre espresso  grande soddisfazione per la professionalità e l’ operato della equipe medica della  Ortopedia di Mirandola con frequenti encomi scritti sui giornali nazionali, locali e anche in rete.

La diminuzione del numero di ortopedici nell’Ospedale di Mirandola, ha causato una forte calo delle visite ambulatoriali di ortopedia perché i tempi di attesa, con pochi medici a disposizione, diventano troppo lunghi ed i pazienti, sono costretti, loro malgrado, a rivolgersi ad altre strutture convenzionate, anche fuori regione.

Molto spesso accade che chi vorrebbe farsi operare a Mirandola, non lo fa perché il medico che all’inizio lo visita ambulatorialmente, spesso in strutture private convenzionate fuori Mirandola, tende sempre a portarsi il paziente nell‘Ospedale o nella Clinica dove lui lavora abitualmente.    

Perché non assumono gli ortopedici e gli infermieri mancanti invece di favorire la migrazione passiva che ci costa qualche milione di euro?

La scusa è che nei concorsi per ortopedici non si è presentato nessuno, ma il motivo lampante è che  in un ospedale di prossimità non c’è futuro professionale, in quanto si sviluppa solo la Bassa intensità di cura senza avere la possibilità di esprimere e migliorare la propria professionalità, in pratica un medico ha tarpate le ali.

La situazione che emerge adesso è la seguente:

- Perchè gli anziani con frattura del femore, anche con rischio poco elevato vengono trasferiti d 'ufficio a Carpi, con tutti i disagi che derivano dallo spostamento di un anziano per lui stesso e per i familiari? 

- Perché questi pazienti sono sempre stati operati a Mirandola e ora li portano via?

 -Non si può dire ai cittadini che la causa è la mancanza di rianimazione perché la Direzione sa benissimo che l’Ospedale di Mirandola possiede una area subintensiva donata anni fa ed ancora efficiente, che potrebbe essere utilizzata in caso di necessità, anche se non risulta che pazienti operati di femore siano finiti in rianimazione. Questi casi sono praticamente nulli.

- Perchè questa area subintensiva è stata prima chiusa, poi messa a disposizione solo della area medica, ora è collocata nel ritrovato reparto di Cardiologia, ma dicono gli operatori che  si potrebbe utilizzare al bisogno e a costo zero anche per  altri reparti.

- Perché in Ortopedia e in tutto l’ ospedale di Mirandola sono calati vertiginosamente i posti letto e non in altre strutture della zona?

E’ palese che 87.500 cittadini abbiano bisogno di reparti efficienti  e si opporrano a queste scellerate decisioni in qualsiasi modo.

L' Ospedale di Mirandola, dal passato prestigioso, è situato in una zona che produce il 2,4 del PIL nazionale,  non può rimanere ospedale di prossimità con solo servizi a bassa intensità di cura, ma deve ritornare come è sempre stato: Ospedale di 1° Livello o di Area.

La Regione e l’Ausl pensano  che per tutti i  cittadini della bassa, senza alcuna struttura  di 1° livello in loco ma con  ben 4 ospedali di area distanti fra loro  15/20 Km e da Mirandola 25/35/44 Km. raggiungibili malamente e  con una viabilità medievale,  sia sufficiente una casa della salute aggiunta ad un ospedale declassato in pratica a poliambulatorio?

Con un ravvedimento da parte della Regione e dell’Ausl, si potrebbero cominciare a correggere i gravi errori commessi, che hanno causato e tuttora causano  disagi enormi  a tutta l’area Nord con tre ospedali a sud più quello di Carpi, tutti di 1° livello e  l’Area Nord completamente sguarnita?

Le conseguenze saranno molto gravi e chi pagherà lo scotto, di questa sanità male organizzata e poco incline a riconoscere gli sbagli commessi, saranno solo i cittadini dell’Area nord.

Politici e Direzione Ausl pensate bene a ciò che è stato fatto male e a quello che potreste fare per rimediare.

Questa situazione è il risultato del declassamento selvaggio a ospedale di prossimità operata dal Pal 2011, ma con la buona volontà si può ancora rimediare.

I cittadini e l’Associazione La Nostra  Mirandola confidano in questo indispensabile ravvedimento.

Nicoletta Vecchi Arbizzi - Associazione la Nostra Mirandola


Redazione Pressa
Redazione Pressa

La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 

GIFFI NOLEGGI

La Provincia - Articoli Recenti
Mirandola, Fdi perde pezzi: la ..
'Chinare la testa e dire Signorsì non è mai stato nel mio stile. Questa politica non mi ..
11 Marzo 2024 - 21:53
Lapam, è morto a 90 anni Emilio ..
I funerali si svolgeranno martedì 12 marzo presso la Chiesa Parrocchiale di Pievepelago ..
11 Marzo 2024 - 16:11
Carpi, cent’anni di Attilio ..
Attilio Cassinelli, nato a Genova nel 1923, è illustratore, poeta e narratore per immagini
11 Marzo 2024 - 16:08
Carpi, la nuova presidente di ..
Dopo le dimissioni di Sergio Vascotto e in vista del voto di giugno
11 Marzo 2024 - 15:30
La Provincia - Articoli più letti
Tragedia a Bastiglia, muore a 16 ..
Il padre: 'Non credo il vaccino abbia influito. In ogni caso non mi importa il motivo, farei..
09 Settembre 2021 - 20:11
Nonantola, sfrattata e con una gamba ..
La drammatica vicenda di Simona. Il sindaco di Nonantola, sollecitato anche da dirigente ..
18 Ottobre 2018 - 10:43
'Bonaccini si lamenta di Figliuolo, ..
I consiglieri comunali di Forza Italia Platis e Casano: 'Lasciate senza rimborsi le famiglie..
15 Agosto 2023 - 09:36
Vignola, il coronavirus ha ucciso ..
Vignola piange anche Nerino Vezzelli, storico titolare del Bar Italia di via Garibaldi a ..
23 Marzo 2020 - 21:48