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Con la posa della prima pietra ieri pomeriggio, sono partiti i lavori per la realizzazione dellanuova Casa protetta di Ravarino (Mo). Una struttura importante, dal costo complessivo di circa 7,4 milioni di euro, che potrà ospitare 75 persone non autosufficienti - 15 in più rispetto alla capienza dell’attuale Casa che sarà chiusa una volta ultimati i lavori della nuova - e dare così una risposta adeguata ai bisogni dei residenti dei sei comuni del Distretto socio-sanitario interessato (Bastiglia, Bomporto, Castelfranco Emilia, San Cesario, Nonantola e Ravarino). Collegati alla struttura centrale, sorgeranno anche nuovi appartamenti pensati per le persone parzialmente autosufficienti, che potranno in questo modo usufruire di servizi di assistenza su richiesta, conservando però una certa autonomia.
Il progetto è stato presentato nel corso di un incontro pubblico, che si è svolto presso il salone del Circolo Arci Uisp di Ravarino, al quale hanno partecipato gli ospiti dell’attuale casa protetta assieme ai loro famigliari e agli operatori, alla presenza del presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, della presidente pro-tempore dell’Unione dei Comuni del Sorbara e sindaco di Bastiglia,Francesca Silvestri, del sindaco di Ravarino, Maurizia Rebecchi e del presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Paolo Cavicchioli.
L’opera, che sorgerà su un terreno di proprietà comunale, sarà portata a termine grazie al dispositivo della finanza di progetto, un’esperienza unica nel suo genere in Emilia-Romagna, per complessità e impegno economico previsti. Il costo complessivo della nuova Casa protetta è stimato in circa 7milioni e 400mila euro, finanziati dalla Regione, dalla Fondazione della Cassa di risparmio di Modena e dall'investitore privato, che gestirà per 30 anni la nuova struttura accreditata e che è stato selezionato attraverso una gara pubblica.
Redazione Pressa
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