Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
'In occasione della giornata mondiale dell’acqua è bene ricordare che nelle reti acquedottistiche si annidano quantità tal volta considerevoli di fibre di amianto. Sulla base dei dati pubblicati dalla Regione Emilia Romagna si evince che il Comune di San Cesario è servito dalla rete idrica interconnessa con il comune di Modena e Castelnuovo Rangone nella quale sono presenti 409 km di tubi in amianto pari al 46% del totale mentre nel solo territorio di San Cesario sul Panaro permangono ancora 11,9 km circa di tubature destinate al trasporto e distribuzione dell'acqua potabile in cemento amianto'. A ricordare i numeri è il gruppo Rinascita Locale.
'Sul tema - spiega il consigliere Mirco Zanoli e vicecoordinatore Ona di Carpi - avevamo promosso una mozione discussa in consiglio il 30 settembre 2019 e contenente misure per preservare la popolazione anche da tale rischio, ma la attuale maggioranza PD non si fece scrupoli di bocciarla senza appello, il consigliere Venturelli si mise addirittura a gridare all’indegno attacco a HERA.
D’altro canto il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione (2012/2065(INI)), che chiede una strategia continentale per lo smaltimento definitivo della fibra killer, ancora presente in un gran numero di tubature dell’acqua. Con l'Osservatorio Nazionale Amianto possiamo affermare che quell’amianto rappresenta un serio potenziale pericolo, ad esempio ricordiamo che nella proposta di risoluzione del Parlamento Europeo sulle minacce per la salute legate all’amianto 2012/2065(INI)) si dice che “diversi tipi di tumore sono causati non soltanto dall’inalazione di fibre trasportate dall’aria, ma anche dall’ingestione di acqua contenente tali fibre, proveniente da tubature in amianto”. Ricerche condotte dall’equipe del Dott. Giovanni Brandi, Ospedale Sant’Orsola di Bologna, hanno evidenziato una correlazione statisticamente importante fra ingestione di acqua contaminata da fibre di amianto e tumori epatobiliari, va ricordato che i materiali contenenti amianto hanno in generale un ciclo di vita compreso far 30 e 50 anni e il deterioramento delle tubazioni in cemento amianto può consentire il rilascio di fibre di amianto nella rete idrica.
Relativamente al periodo dal 2016 al 2018 nel territorio del Comune di San Cesario sono stati realizzati 60 interventi di manutenzione, parte dei quali dovuti a riparazioni. Oggi abbiamo perciò inviato una nuova mozione che se approvata dal Consiglio, impegnerà sindaco e Giunta ad interagire con il gestore Hera al fine di attuare con immediatezza dei criteri di controllo delle concentrazioni di fibre di amianto nell’acqua potabile e che venga redatto e attuato un piano di bonifica delle tubature in cemento amianto ancora presenti nella rete, la salute deve prevalere su qualsiasi interesse, vedremo se stavolta la maggioranza sarà sensibile alle nostre
istanze'.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>