'A San Cesario il 'porta a porta' è facoltativo per le zone di campagna e lo conferma la risposta del caposettore ai lavori pubblici del Comune,
Eugenio Abate - spiega la Piccinini mostrando la lettera -.
Essendo il servizio facoltativo, tante famiglie hanno preferito non usufruirne continuando ad utilizzare i cassonetti, poco importa se distanti più di 300 metri dalla loro abitazione'.
'Se la modalità di raccolta 'porta a porta' è a discrezione dell'utente perchè per Hera il recupero della riduzione per 'fuori zona servita' è invece obbligatorio? Alle famiglie che non hanno scelto la modalità di raccolta 'porta a porta' è stata comunque fatta pervenire la lettera per il recupero degli arretrati della della tassa sui rifiuti, dal 1 luglio 2017 al 31.12.2018. Anche se queste famiglie non hanno mai visto un mezzo adibito alla raccolta dei rifiuti 'porta a porta', mai ricevuto un calendario degli svuotamenti, in quanto avevano scelto, avendone la facoltà, di conferire i rifiuti ad un cassonetto posto a più di 300 metri dalla loro abitazione.
Quindi come previsto dal regolamento comunale, al momento della redazione delle fatture, spettava loro la riduzione della tariffa nella misura del 40%. Lo scorso 21 agosto ho esposto le mie osservazioni al direttore dei servizi ambientali di Hera, Antonio Dondi, ma ad oggi non ho avuto alcuna risposta. Per quale ragione una famiglia deve perdere la riduzione per 'fuori zona servita' a seguito dell'introduzione del servizio di raccolta 'porta a porta', quando, in realtà, di questo servizio ha mai usufruito?' - chiude la Piccinini.