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San Cesario: puzze ancora insopportabili, anche il Comune ammette

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Altra notte da incubo per i cittadini a causa dei miasmi provenienti dalla Far Pro. Sopralluogo del sindaco in azienda: 'Ecco la situazione'


San Cesario: puzze ancora insopportabili, anche il Comune ammette
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Che non sarebbe stato facile ridurre se non eliminare i miasmi che da anni complicano la vita di centinaia di famiglie, e provenienti dallo stabilimento Far Pro tra i comuni di Spilamberto e San Cesario, era già emerso il giorno della presentazione dei dati Arpae, frutto della campagna di monitoraggio, condotta anche con naso elettronico, che certificava il frequente superamento dei limiti nelle emissioni odorigene e, e soprattutto, la loro origine. Coincidente con lo stabilimento per la produzione di mangimi e fertilizzanti, che utilizza scarti di origine animale per le produzione. Monitoraggio necessario per strutturare interventi di mitigazione da definire in accordo con l'azienda Arpae e Comune.

Interventi che sviluppatisi negli scorsi mesi non stanno portando però ai risultati sperati. Anzi, da alcune settimane, con l'arrivo della stagione calda, la situazione si è fatta sempre più insopportabile.

Con intere notti diventate invivibili per centinaia di famiglie. Una situazione esasperante, testimoniata da decine di testimonianze anche nei gruppi social dedicati. Quello creato su wapp intitolato emblematicamente 'solo segnalazioni' esplode di post di persone che denunciano situazioni critiche e invocano azioni, anche plateali (daventi all'azienda), per riportare l'attenzione sul problema, ora nuovamente sul tavolo della nuova amministrazione che pur confermando giunta e sindaco di centro sinistra, ha registrato un fronte più ampio e compatto nell'opposizione da anni attiva, anche con petizioni da 700 firme, sul problema. 

Allo storico consigliere Mirco Zanoli, del locale Comitato 'Soccorso al territorio', si è unito il consigliere Soli e la nota ambientalista (nota soprattutto per le sue battaglie), neo-eletta Sabina Piccinini. Ma il problema più che dividere, a San Cesario, unisce. Perché, pur prevedibilmente più cauti nei toni, anche agli amministratori pubblici che abitano in zona, sono colpiti direttamente, come cittadini, dal problema.

E, di fronte ad una situazione oggettivamente critica, non risolta, e è il caso di dirlo, sentendo forse l'aria di polemica, contestualmente al superamento di un altra notte insonne per molti (per chi dorme con le finestre aperte per fare circolare l'aria la situazione è critica con i messaggi che in chat si sono moltiplicati), l'amministrazione ha così comunicato ufficiamente questa mattina di avere effettuato un sopralluogo alla Far Pro. Lunedì. “Il problema è ancora aperto ma siamo determinati a giungere a tutti i costi a una soluzione” - ha affermato il Sindaco Francesco Zuffi dopo il sopralluogo effettuato insieme all’Assessore all’ambiente Fabrizio Pancaldi.


 “A pochi giorni dall’insediamento della nuova Giunta abbiamo voluto dare subito un segnale -precisa Zuffi -, occupandoci con decisione della questione. Per questo siamo andati di persona in azienda per verificare lo stato di attuazione delle misure previste durante il periodo di sperimentazione, che stato programmato a seguito del monitoraggio dell’anno scorso”. Preso atto dei dati dei campionamenti, la delegazione del Comune ha chiesto all’azienda di predisporre ulteriori azioni di abbattimento degli odori, predisponendo un secondo cronoprogramma di interventi: “Vogliamo la certezza che la sperimentazione continui e che siano chiare ai cittadini le azioni che si stanno facendo per abbattere il problema”, conclude Zuffi.

Alle parole del Sindaco fanno eco quelle dell’Assessore all’ambiente: “L’azienda sta ultimando alcuni investimenti strutturali importanti – spiega Pancaldi -, come la costruzione di un nuovo capannone per lo stoccaggio dei prodotti finiti e la sostituzione dei portoni della zona produttiva con chiusure ermetiche. Inoltre l'installazione di nuovi serbatoi permetterà di demolire gli attuali silos.

Tuttavia il vero nodo della questione è rappresentato dalle emissioni attraverso lo scrubber, il depuratore delle emissioni gassose, identificate dal monitoraggio col naso elettronico come la principale fonte di emissioni odorigene. Purtroppo la recente sperimentazione non ha dato i valori sperati. Abbiamo pertanto preteso dall’azienda un nuovo piano di azione, il quale ci è stato comunicato pochi giorni fa. Queste nuove azioni prevedono che l’agente inibitore delle molecole odorigene sia somministrato sia in ambiente acido che basico, quindi in entrambe dello scrubber anziché in una sola come avvenuto fino ad oggi. In questo modo è ragionevole aspettarsi un migliore abbattimento degli odori e un ulteriore passo verso la soluzione del problema. Siamo consapevoli che questa procedura tecnica necessiti di più fasi e sperimentazioni, ma il piano di lavoro è ben delineato e vigileremo sul rispetto delle tempistiche. Come Giunta abbiamo l'ambizione di introdurre delle buone pratiche nella gestione delle problematiche ambientali che permettano di salvaguardare il benessere dei cittadini”.

 


Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 

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