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'Il sentimento prevalente tra gli operatori e i responsabili della cooperativa sociale Società Dolce, di fronte alla sentenza del TAR che di fatto annulla l’aggiudicazione di una gara nel Comune di Sassuolo, non è la delusione, che pur è presente, ma la soddisfazione. Soddisfazione per il buon lavoro fatto in questi mesi, con una media di 1852 ore settimanali erogate su 34 scuole, per l’assistenza scolastica a 159 bambini e bambine, ragazzi e ragazze con disabilità, dalla scuola dell’infanzia alle superiori, oltre ai servizi integrativi di pre e post scuola e al trasporto scolastico organizzato su sei linee'. Così in una nota la cooperativa Società Dolce interviene sulla recente sentenza del TAR.
'Compiacimento anche per la collaborazione virtuosa con le istituzioni, attraverso riunioni coi lavoratori, gli insegnanti e i committenti, con un coordinamento che lavora in prossimità e vicinanza sul territorio, pronto a dare risposte immediate alle eventuali criticità che si presentano'.
Anche il primo pensiero dei responsabili della cooperativa non è scontato, perché pur riservandosi di valutare attentamente le motivazioni della sentenza e fare ricorso al Consiglio di Stato, la preoccupazione è un’altra: “Innanzitutto – dice Caterina Segata, responsabile area 0-18 della cooperativa - vogliamo rassicurare gli operatori, che sono tutelati dall’articolo 37 del nostro contratto collettivo nazionale e possono sempre contare sulla continuità lavorativa in caso di cambio di gestione. Ma allo stesso tempo, la mia apprensione è per i bambini e i ragazzi che seguiamo a scuola, che hanno bisogno di stabilità e di continuità”.
A dimostrare la necessità di rispettare le esigenze dei più fragili, c’è la scelta fatta al momento di aggiudicazione dei servizi da parte della cooperativa di attendere la fine dell’anno scolastico per subentrare alla precedente gestione: “Era aprile – ricorda Segata – e rinunciammo agli ultimi mesi di scuola, per partire a settembre. Abbiamo assicurato la serenità dell’azione educativa, tanto più in piena pandemia da Covid. Allo stesso modo, oggi, nella delicatezza della situazione, la nostra sensibilità è volta a garantire continuità occupazionale al personale e a tutelare al massimo un’utenza estremamente fragile”.
Redazione Pressa
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