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Il personale della scuola di Serammazoni e' in stato di agitazione, durante l'assemblea sindacale di oggi, si sono riuniti docenti e personale Ata ed hanno deciso di chiedere un incontro urgente al prefetto di Modena e a tutte le parti coinvolte, per provare a risolvere il problema che sta portando il personale allo sciopero.
'Se questo incontro non sara' risolutivo, si andra' verso lo sciopero di tutto il personale', spiegano Claudio Riso, segretario del sindaco scuola Flc Cgil Modena e Antonietta Cozzo, segretaria del Cisl Scuola Emilia Centrale.
L'assemblea ha inoltre assunto l'impegno di organizzare un'iniziativa di mobilitazione e sensibilizzazione della cittadinanza entro i prossimi giorni per la situazione dell'istituto comprensivo di Serramazzoni (scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado) che e' da tempo in una situazione di pesante criticita'. Piu' di 100 bambini della scuola dell'infanzia sono a casa e non sanno se e quando potranno tornare a scuola.
La scuola media e' ospitata all'interno di un container, la primaria ha una sistemazione non ottimale e la scuola dell'infanzia e' stata chiusa per inagibilita'.
E' proprio quest'ultimo problema che ha scatenato lo stato di agitazione. Le famiglie stanno facendo dei sacrifici per fare fronte a tutto questo e molti genitori stanno avendo difficolta' sul posto di lavoro. Il personale non ha certezze rispetto all'organizzazione del proprio lavoro.
'Ieri pomeriggio- hanno spiegato Riso e Cozzo- si sarebbe dovuto tenere un incontro tra il sindaco di Serramazzoni e la dirigente scolastica dell'istituto, questo era stato concordato nel corso di una precedente riunione sindacale tenutasi venerdi' scorso, durante il quale il primo cittadino si era impegnato a portare una proposta che permettesse di tamponare l'emergenza. Peccato che ne' il sindaco e ne' altri amministratori si siano presentati all'appuntamento e, di conseguenza, a tutt'oggi alunni, lavoratori e famiglie vivano nella piu' assoluta incertezza. Questa situazione non e' piu' sostenibile'.
I sindacalisti, inoltre, hanno fatto presente che il 7 gennaio si apriranno le iscrizioni per il prossimo anno scolastico e stando cosi' la situazione i rischi di fuga verso altre scuole e le conseguenze di spopolamento della cittadina appenninica sono alti.
Redazione Pressa
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