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“L’ulteriore conferma che il Green Pass non rappresenta una misura sanitaria, bensì di natura politica e sociale, è dimostrata dall’ennesima applicazione distorta e illogica avvenuta al Settembre formiginese nei giorni scorsi”. Commenta il responsabile di Nazione Futura Sassuolo Simone Zanin, riferendosi alla situazione riscontrata nel primo fine settimana della tradizionale rassegna formiginese. “Si fatica a comprendere, infatti, la motivazione sanitaria alla base della decisione di relegare il pubblico in possesso di Green Pass all’interno di aree transennate, mentre chi non ne era munito, ammassato intorno a pochi metri senza alcun accorgimento, né controllo per far mantenere la distanza tra le persone o garantire l’uso della mascherina, che in situazioni del genere, seppure all’aperto, rimane obbligatoria. Segno che la preoccupazione che anima Comune e organizzatori, più che la concreta sicurezza sanitaria, sembra essere l’applicazione dogmatica e passiva di misure esclusivamente burocratiche.
Lo sforzo della politica, invece, deve essere nella direzione di trovare soluzioni che permettano a tutti di partecipare alla vita sociale della città, senza alcuna discriminazione, garantendo al tempo stesso la salute delle persone”.
“Alquanto singolare la scelta del primo cittadino, responsabile della salute e della sicurezza, di destinare all'evento una piccola area transennata con spesso sedie vuote e di costringere i presenti sprovvisti di Green pass ad ammassarsi nelle aree esterne, nella completa inosservanza dell’obbligo di distanziamento sociale e di utilizzo delle mascherine all'aperto se sussiste il rischio di assembramento. Sono incredula davanti alle dichiarazioni del Sindaco che si fa vanto di aver richiamato i presenti all'utilizzo della mascherina – commenta il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Messori Marina – quando avrebbe potuto organizzare il palinsesto del Settembre Formiginese in modo da garantire a tutti i cittadini (compresi quelli sprovvisti di Green pass) la possibilità di presenziare in sicurezza agli eventi”.
“E’ proprio dalle realtà locali che dovrebbero iniziare le manifestazioni di dissenso nei confronti di una misura totalmente discriminatoria e non inclusiva – continua Messori – in una città guidata da una amministrazione che si è sempre dichiarata accogliente ed inclusiva, è inaccettabile vedere aree transennate per differenziare i cittadini e, soprattutto, prendere atto che non venga garantita l’adeguata sicurezza anti Covid di chi è costretto a rimanere al di fuori”.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>