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La Città di Mirandola ha ricordato nella mattinata odierna la significativa data del 29 Maggio. Dodici anni or sono, alle ore 9, una seconda violenta scossa sismica colpì il territorio comunale. Presso le Scuole “Montanari” – nel giardino delle quali venne istituito il primo centro operativo – e sul sagrato del Duomo, si sono tenuti due momenti istituzionali con l’intento di rinnovare la memoria di chi, in quelle drammatiche giornate, perse tutto. Nel plesso di via 29 Maggio, la vicesindaco Letizia Budri e l’assessore alle politiche scolastiche Marina Marchi in rappresentanza dell’Amministrazione, hanno partecipato la commemorazione organizzata dagli studenti e dal corpo docenti diretto dalla professoressa Anna Oliva. In Piazza Conciliazione invece, il sindaco Alberto Greco ha presieduto la commemorazione istituzionale. Particolarmente suggestivo, in apertura della cerimonia, la lettura dei nomi delle 29 vittime da parte della Presidente del Consiglio Comunale Selena De Biaggi, scandite dagli altrettanti rintocchi delle campane.
'In questa giornata di raccoglimento e memoria, il nostro pensiero va alle famiglie delle vittime di una calamità che ha colpito e segnato per sempre la comunità della bassa modenese. Cittadini che abbiamo ricordato con la consapevolezza che il loro sacrificio sarà per sempre ascritto nella storia della nostra Città. Un dolore indelebile che non ha fermato la voglia di reagire e la spinta laboriosa verso la celere ripartenza: caratteristiche tipiche della nostra terra' - ha detto Greco.
'Anche quest’anno ci riuniamo qui alle scuole Montanari, in quello che fu il cuore delle attività di coordinamento assistenza post sisma. Prima di tutto per ricordare i nostri concittadini, che a causa del terremoto di 12 anni fa persero la vita, ma anche per tramandare ai ragazzi più giovani ciò che accadde nel 2012 e tutto quello che si fece per non rinunciare alla scuola, al lavoro, alla vita' - ha aggiunto la Budri.
Un pensiero alla comunità mirandolese, in una data per sempre ascritta nella storia della nostra terra, è pervenuto anche dalle massime cariche dello Stato e, nello specifico, da parte del Presidente della Camera dei Deputati On, Lorenzo Fontana.
'Desidero unirmi a voi nel ricordo delle vittime, dei feriti e di quanti, quella mattina di primavera di dodici anni fa, persero tutto: affetti, case, lavoro, imprese. Una tragedia immane, che ha segnato per sempre il territorio della Bassa modenese e la vita delle popolazioni che stavano tentando faticosamente di riprendersi dalla prima forte scossa del 20 Maggio. Il coraggio, la forza d’animo e la tenacia dimostrata nell’affrontare quel momento drammatico e la successiva fase della ricostruzione sono stati straordinari. Non possiamo, infatti, non ricordare la dignità della comunità di Mirandola, che ha saputo reagire con grande forza e determinazione alla disperazione e alle devastazioni provocate dal terremoto. Altrettanto straordinaria è stata la mobilitazione solidale dei tanti volontari accorsi sui luoghi del sisma, esempio delle nostre migliori risorse umane e morali che fanno dell’Italia un grande Paese. Encomiabile, anche in questa occasione, è stato il lavoro del personale della Protezione civile, dei Vigili del fuoco, dell’Esercito, delle Forze dell’Ordine, della Croce Rossa che, con professionalità e dedizione, ha fornito assistenza alla popolazione colpita, oltre a mettere in sicurezza e a ripristinare le infrastrutture danneggiate - ha detto Fontana -. L’Italia, purtroppo, non è estranea a questi eventi sismici devastanti che, nel tempo, hanno messo a dura prova le comunità locali. Questo anniversario deve dunque costituire un monito per la politica e per le Istituzioni a intensificare l’impegno nell’opera di prevenzione e di intervento nella gestione di tali calamità, promuovendo sempre più elevati livelli di sicurezza al fine di ridurre al minimo le conseguenze distruttive. Ai cittadini di Mirandola, che non si sono mai arresi sapendo trovare la forza di ripartire, esprimo la vicinanza mia personale e della Camera dei deputati'.