Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Clamorosa inattesa presa di posizione dell'ex presidente della Camera Violante che ha preso le distanze dal suo compagno di partito Sauro Borghi sindaco del Pd di San Prospero e lo ha invitato a recedere dal diniego di intitolare una strada del suo paese a Norma Cossetto, come proposto dal Consiglio dei Comuni dell'Area nord.
La dichiarazione è stata fatta ieri pomeriggio, mercoledi, nel corso di uno Special su Rai 2 dedicato al Giorno del Ricordo che cade proprio il 10 febbraio, istituito dall'allora presidente della Repubblica Ciampi nel 2004 (dopo anni di colpevole silenzio prima del Pci poi del Pd) sulla tragedia delle foibe carsiche e dei massacri perpetrati dai militari del dittatore comunista Tito a danno della popolazione italiana.
Violante ha partecipato alla trasmissione insieme a Micich direttore del Museo storico di Fiume e a Parlato, presidente di una Associazione di profughi giuliano-dalmati, gli italiani che si videro costretti alla fuga dalle loro terre occupate dalla Jugoslavia.
Tra le vittime civili di quei massacri vi fu appunto Norma Cossetto, una giovane italiana violentata e gettata ancora viva nella foiba di Basovizza. In suo onore il Capo dello Stato ha concesso la Medaglia d'oro al merito civile.
Ed è stato quando la conduttrice della trasmissione pomeridiana della Rai ha informato della decisione del sindaco di San Prospero di non volere concedere l'intitolazione di una strada in ricordo della donna vittima delle violenze titine (ma invece ad Ermanno Gorrieri comandante delle brigate partigiane cattoliche 'Italia') che Violante è insorto ricordando che in mattinata il presidente della Repubblica Mattarella aveva detto essere necessario mantenere vivo il ricordo non solo delle vittime del regime nazista ma anche di quello comunista, entrambi colpevoli dei medesimi orrori verso le popolazioni civili.
Cesare Pradella
Cesare Pradella
Giornalista pubblicista, è stato per dieci anni corrispondente da Modena del Giornale diretto da Indro Montanelli, per vent'anni corrispondente da Carpi del Resto del Carlino, per .. Continua >>