Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Tutto pronto a Modena per le prime dosi - dopo l’anticipo del Vaccine Day di domenica - e dare così il via alla Fase 1 della campagna per la vaccinazione anti Covid. Si comincerà a vaccinare il personale delle aree a rischio, vale a dire le Terapie intensive e i reparti covid. Alle tre aziende sanitarie – Ausl, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena e Ospedale di Sassuolo – è stato chiesto di stilare un elenco ad “alta priorità”, per le prime giornate di vaccinazione che si svolgeranno il 31 dicembre, il 2 e 3 gennaio. Sarà poi caricato online, a partire dai prossimi giorni, il sistema di prenotazione al quale dal 31 dicembre potranno accedere gli operatori inseriti nell’elenco di categorie prioritarie per la Fase 1, con inizio della vaccinazione il 4 gennaio.
Saranno vaccinate il 31 dicembre da due Usca dedicate, anche le prime due Case residenza anziani, a Modena città, mentre tutte le altre Usca dedicate alle CRA si attiveranno sui distretti dal 4 gennaio, con l’obiettivo di concludere il primo ciclo di vaccinazioni, su tutto il territorio, in 7-10 giorni lavorativi, ad eccezione del Distretto di Modena dove le strutture sono più numerose e potranno essere necessari più giorni. Operatori e ospiti delle Case residenza anziani non dovranno recarsi presso il punto vaccinale ma saranno vaccinati direttamente in struttura da un’équipe Usca-vaccinale per ciascun distretto (e dedicata esclusivamente alla vaccinazione), secondo un calendario che terrà conto delle presenze e della situazione epidemiologica di ciascuna CRA.
“Siamo pronti e non vediamo l’ora di cominciare la vaccinazione – dichiara Silvana Borsari, referente unico provinciale della campagna vaccinale anti Covid -.
Poter fornire agli operatori e alle Case residenza anziani questa opportunità è un riconoscimento del grandissimo lavoro fatti in questo 2020 segnato dalla pandemia. Ci stiamo organizzando per mettere a disposizione quante più sedute possibile, in funzione del numero di dosi che arriveranno sul territorio, in modo da raggiungere progressivamente tutta la popolazione destinataria di questa prima fase”.
Il Punto Unico Provinciale Vaccinale anti Covid
Una volta prenotato l’appuntamento, gli operatori destinatari della vaccinazione nella Fase 1 dovranno presentarsi al Punto Unico Provinciale Vaccinale anti SARS-Cov-2 presso il complesso dell’Ospedale civile di Baggiovara, dove in questi giorni sono state allestite le varie postazioni. Come detto, l’accesso, a campagna iniziata, sarà su prenotazione: l’operatore potrà fissare l’appuntamento per la prima dose e contestualmente riceverà anche la data per la seconda dose. Il vaccino COMIRNATY (Pfizer/Biontech) infatti, prevede la somministrazione di due dosi, a distanza di 18-23 giorni.
I numeri
I potenziali destinatari della prima fase sono stimati in oltre 19.000 operatori tra sanitari, servizi in appalto, volontari e oltre 10.000 soggetti nelle Case residenza anziani tra pazienti e operatori, la vaccinazione è su base volontaria ed è legata all’arrivo effettivo delle dosi nei tempi e nei modi che saranno definiti su base nazionale. L’obiettivo a livello provinciale è di riuscire garantire, a pieno regime, la somministrazione di circa 1600 dosi di vaccino al giorno – 1050 nel Centro unico vaccinazioni e 550 nelle Case residenza anziani – vaccinando tutti i richiedenti nei primi 18 giorni per poi ripartire con la seconda dose (prevista nel vaccino in arrivo). La prima fase avrà una durata complessiva di circa 6 settimane.