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'Dopo 32 anni il Comitato La via Maestra è stato il primo a riportare il dibattito sulla viabilità in montagna all'attenzione delle istituzioni. Ci sono amministrazioni guidate ininterrottamente da 15 anni dagli stessi sindaci che solo ora si accorgono del problema, mi chiedo dove fossero questi primi cittadini prima della denuncia del nostro Comitato'. Stefano Marchetti del Comitato La via Maestra torna sul tema della viabilità in montagna e, in particolare, del prolungamento della Nuova Estense.
'Al di là delle convinzioni di ciascuno dei suoi membri, il Comitato è e resta apartitico e non accetta strumentalizzazioni politiche in vista delle scadenze elettorali, anche perchè nel direttivo sono presenti dieci Comuni e solo in due a ottobre si andrà a votare' - continua Stefano Marchetti che si sofferma anche sull'uscita dei sindaci che preferiscono guardare al prolungamento della Fondovalle, piuttosto che alla Estense.
'Siamo sempre stati aperti al dibattito anche con la cordata dei cinque sindaci che puntano sulla Fondovalle (Sestola, Fanano, Montecreto, Pievepelago, con il vicesindaco che si è smarcato, e Fiumalbo ndr) perchè le divisioni fanno solo interessi di chi non vuole realizzare le opere - continua Marchetti -. Noi non siamo contro a nessun progetto, nè alla Cerredolo-Ponte Dolo nè al prolungamento della Fondovalle, occorre però valutare le priorità. Il prolungamento della Nuova Estense ricordo che è una proposta del 1989, quando Anas, Provincia e Regione annunciarono l'apertura del cantieri. Pavullo è e resta il centro della montagna, il capoluogo del Frignano, la geografia non si cambia. Del resto già oggi è in studio una circonvallazione di Pavullo che comprende il completamento della Malandrone-Pratolino al quale si anndrebbe ad innestare il succesivo collegamento tra Pratolino e Strettara da noi proposto. Il progetto Fondovalle viceversa mette al centro Vignola e geograficamente questo rappresenta un controsenso per lo sviluppo della montagna'.
Redazione Pressa
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