'Vigili Vignola, l'Unione rispetti il voto dei cittadini'

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'Garantire la sovranità dei Comuni rispetto all’Unione e garantire la massima collaborazione al Comune di Vignola nella gestione della politica sulla sicurezza. Non solo: nel caso che la Giunta dell’Unione entro 30 giorni non trovi con l’amministrazione di Vignola una soluzione al problema sicurezza condivisa, la giunta non si opponga alle richieste di uscita dell'amministrazione comunale di Vignola allo scopo di non ledere le volontà e gli interessi dei singoli Comuni'. E' questa la richiesta contenuta in un odg presentato sul tema 'Vignolexit' al presidente dell'Unione Terre dei Castelli Emilia Muratori dai consiglieri 5 Stelle di Castelvetro e Spilamberto Filippo Gianaroli e Fiorella Anderlini.

'i Comuni sono enti di primo livello con i consiglieri eletti direttamente dai cittadini in base al programma presentato, mentre l’Unione Terre di Castelli è un ente di secondo livello con i consiglieri nominati dai consiglieri dei vari comuni in base all’appartenenza politica - affermano i due 5 Stelle -.

 La politica sulla sicurezza è di competenza dei Comuni e anche se i Comuni di Vignola, Castelnuovo, Spilamberto, Castelvetro, Marano, Guiglia, Zocca hanno trasferito la funzione relativa alla sicurezza all’Unione, il combinato disposto di leggi e norme in materia non prevede l’obbligatorietà di trasferire in Unione una materia/politica come la sicurezza. Eppure la Regione Emilia Romagna già come fatto per il referendum sulla fusione dei Comuni in Valsamoggia non intende rispettare l’autonomia e la volontà dei cittadini dei singoli Comuni'.

In base a queste considerazioni i due 5 Stelle appoggiano quindi la scelta del sindaco leghista Simone Pelloni di far uscire la municipale di Vognola dall'Unione. Un sostegno non tanto nel merito (sul merito Gianaroli era già intervenuto snocciolando i numeri), quanto nel metodo, in nome del rispetto del voto dei cittadini di Vignola.