Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Importante riconoscimento che sottolinea il valore storico-monumentale del Cimitero di Vignola: la Giunta regionale, infatti, con delibera n. 1389 del 1° luglio, ha approvato per il Cimitero di Vignola il riconoscimento del marchio “Cimiteri monumentali e storici dell’Emilia-Romagna”.
I lavori di realizzazione del Cimitero di Vignola, situato in via Nazario Sauro, secondo il racconto di Don Francesco Gavioli, iniziarono nel 1883, su progetto dell’ingegner Carlo Barberi. In precedenza, nel ‘700, il cimitero era posizionato sul retro dell’attuale Chiesa parrocchiale, poi a inizio ‘800, fu spostato nei pressi dell’attuale stazione dei treni, dove, fino agli inizi degli anni ’70 del secolo scorso, era ancora posizionato l’oratorio di San Giuseppe. Infine, cresciuta ancora la popolazione, fu deciso di traslocare il cimitero nella sua attuale collocazione. Un primo, grandioso progetto di Gusmano Soli, nipote del più celebre architetto Giuseppe Maria Soli, fu poi gradualmente abbandonato in favore di una progettazione considerata più adeguata alle dimensioni della comunità, quella di Carlo Barberi.
Tra i sostenitori del nuovo cimitero ci fu, fin da subito, Giambattista Bellucci, della famiglia dei proprietari di Villa Tosi-Bellucci, attuale sede del Comune di Vignola. Proprio la cappella privata della famiglia Tosi-Bellucci è oggi la piccola chiesa in cui si svolgono le messe e le cerimonie funebri interne al cimitero. Nelle ali storiche del cimitero sono sepolti alcuni dei concittadini più illustri, dal pittore Pietro Minghelli, autore degli affreschi di Villa Tosi-Bellucci e di Villa Galvani, al chimico e patriota Francesco Selmi, dal primo bibliotecario di Vignola Don Giovanni Rodolfi all’ex sindaco Alessandro Plessi. Sepolti a Vignola anche lo storico Bernardo Soli, il socialista luca Antonio Tosi-Bellucci, assessore nella Giunta del sindaco bolognese Zanardi, lo scultore Luigi Bondioli e l’architetto Cesare Leonardi.
'Ringraziamo la Regione Emilia-Romagna per il nuovo riconoscimento al patrimonio storico-monumentale della nostra città – commenta l’assessora alla Cultura del Comune di Vignola Daniela Fatatis – Il Cimitero di Vignola è in primis, naturalmente, luogo di culto dei defunti, ma è anche, soprattutto nella sua parte monumentale, un piccolo museo all’aperto della storia della nostra città. Questo riconoscimento sarà di sprone per valorizzarne il valore e diffonderne la conoscenza'. Nel marzo del 2023, la Regione aveva riconosciuto e concesso il marchio “Case e studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna” alla Casa Natale di Lodovico Antonio Muratori, situata in piazzetta Selmi, a Vignola.
Gianni Galeotti
Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consiglie.. Continua >>