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Sono iniziati ieri i lavori di ampliamento del Pronto soccorso, nell’ambito dei progetti previsti dal decreto del Commissario Straordinario per l’emergenza Covid19, Domenico Arcuri, e finalizzati a un adeguamento funzionale degli ambienti alle nuove esigenze di sicurezza legate alla pandemia. Il valore complessivo dell’investimento, di oltre un milione 300mila euro prevede sia la fase di lavori, che l’allestimento di attrezzature elettromedicali, arredi e tecnologie informatiche.
L’emergenza covid ha comportato una modifica sia della modalità organizzativa sia della logistica del Pronto Soccorso dell’ospedale finalizzate a garantire qualità e sicurezza dell’assistenza. Durante le fasi 1 e 2 della pandemia, per mantenere la separazione dei percorsi sospetti e non sospetti covid, sono state effettuate modifiche logistiche e posizionate tecnostrutture esterne con funzione di pre-triage, attesa pazienti sospetti covid, inquadramento diagnostico e terapeutico sospetti covid.
È stata inoltre allestita all’interno della camera calda una diagnostica radiologica dedicata all’esecuzione delle radiografie del torace per pazienti con sospetto covid. Tutto ciò ha consentito di garantire l’assistenza in emergenza durante la pandemia e, proprio dall’analisi delle potenzialità e criticità emerse in quella fase, è nato il progetto presentato e ora in corso di realizzazione.
“Sono molto contento di poter dare il via ai lavori insieme all’Amministrazione comunale, perché si tratta di un progetto che indubbiamente potrà migliorare l’assistenza offerta ai cittadini da un reparto che è stato interessato negli ultimi anni da un aumento di accessi, non solo legati al covid, segno che c’è fiducia in questa struttura e nei suoi professionisti – dichiara il Direttore Generale dell’Azienda USL di Modena, Antonio Brambilla -. Sappiamo che ci sono criticità che dovremo affrontare in questi mesi sia dentro che fuori dai nostri ospedali.
Mi rivolgo dunque alla comunità perché accompagni il lavoro di questi professionisti con comportamenti corretti e responsabili, proteggendo così non solo le proprie famiglie, ma anche le strutture sanitarie del nostro territorio”.
Le aree interessate
Non tutte le aree del Pronto Soccorso saranno interessate dagli interventi strutturali, mentre la tecnostruttura esterna con attività di PS COVID, posizionata in emergenza ad aprile, rimane attiva e, seppure anch’essa non oggetto di intervento, sarà inclusa all’interno del progetto, come parte integrante del Pronto Soccorso, attraverso lavori che si svolgeranno nella parte esterna.
Il progetto coinvolgerà invece le aree di accesso e camera calda, l’attesa, la Diagnostica radiologica, il Triage e il locale attrezzature-depositi.
In particolare, verranno realizzate un’unica rampa di accesso e una nuova camera calda le cui dimensioni garantiranno le operazioni con i pazienti e l’esecuzione delle manovre dei mezzi di soccorso con maggior sicurezza. Un collegamento diretto fra camera calda e ambulatorio emergenze consentirà di ridurre i tempi di trattamento dei pazienti critici dall’ambulanza alla sala emergenza interna al Pronto Soccorso. I pazienti non critici accederanno direttamente dalla camera calda all’ingresso del pronto soccorso dopo intervista tramite videocitofono per valutare già prima dell’ingresso eventuali casi sospetti. Sono state inoltre previste due rampe di accesso pedonali.
L’intervento sulla camera calda prevedrà un unico locale di ampie dimensioni con più funzioni, mentre l’attuale triage e sala di attesa saranno oggetto della terza fase di intervento con la realizzazione di astanteria e un’area lavoro infermieri/coordinatore per il monitoraggio dei pazienti in attesa. I lavori impatteranno in parte sulla viabilità e sui parcheggi intorno all’Ospedale, con la modifica dell’accesso al PS che sarà presso il porticato alla sinistra dell’ingresso principale della struttura, attraverso la porta appositamente segnalata. Anche i parcheggi sono stati rimodulati, con la definizione di spazi riservati ai cittadini che accedono in emergenza.
Dati di attività
Il Pronto Soccorso (PS) dell’Ospedale di Vignola ha effettuato 24.698 accessi nel 2019, dato in lieve aumento (+2.29%) rispetto all’anno precedente. Nel periodo che va dal 16 marzo al 31 luglio 2020, picco della prima ondata epidemica di covid-19, ha registrato 6.024 accessi di cui 469 sospetti covid. Il numero medio di accessi giornalieri per sospetto covid in questo periodo è stato di 3.4 persone, il massimo degli accessi si è registrato nei mesi di marzo (28% di pazienti covid sul totale) e aprile (20%).