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'Forse è troppo amore, forse è dignità, forse e 'solo' rispetto per i propri concittadini, ma mi è insopportabile pensare ad una Mirandola supina ai voleri di qualche capetto di Modena per il quale altro siamo che un'indistinta pedina carina, pronta per ogni sacrificio. Mirandola deve essere per Mirandola. Deve essere un'idea di futuro per una città, non vane promesse, non riproposizione di programmi stantii, non incapacità di relazione, ma coraggio, forza, orgoglio di appartenenza. Questo deve essere Mirandola'. Con queste parole consegnate ai social l'ex assessore Roberto Lodi, dimessosi in polemica con la scelta del centrodestra di candidare a sindaco Letizia Budri, lancia di fatto il suo manifesto politico per Mirandola e si prepara a proporre una lista civica alle prossime elezioni che si affianca a quelle di centrosinistra con Bassoli, di centrodestra (Fdi provinciale in frattura con Fdi locale e Lega) con la Budri e di +M di Siena.
Le sue parole preludono alla creazione di una civica?
'Sto lavorando per unire un gruppo di persone per rappresentare i tanti mirandolesi che non vogliono morire democristiani'.
Sarà lei il candidato sindaco?
'No. Ma individueremo un candidato adatto per rimettere Mirandola al centro. Vede, il punto non è vincere per vincere, il punto non è la gestione del potere, ma vincere per fare qualcosa di positivo per la città'.
Letizia Budri non crede abbia queste caratteristiche?
'Sono mesi che dico che quella della Budri non poteva essere la candidatura adatta. Tra gli assessori uscenti credo sia l'unica che non avrebbe meritato una riconferma. Come assessore all'edilizia e all'urbanistica non ha fatto nulla sul fronte della ricostruzione post sisma, ma non solo. Per anni si è data la colpa di questo immobilisimo alla Soprintendenza, alla Regione o alla Provincia, ma non credo che questo scaricabarile sia credibile'.
Quali sono i temi sui quali vi concentrete?
'Lo ripeto, serve una idea di città. Penso al futuro di Aimag, un patrimonio che pesa per 30 milioni. Penso al tema del non aumento delle tariffe pur mantenendo la qualità dei servizi offerti, a partire da biblioteca e nuovo asilo. Penso al tema della viabilità e ai rapporti con il territorio mantovano'.
Lei si è dimesso, il sindaco Greco ha deciso di non ricandidarsi, Fdi si è spaccata al proprio interno sulla candidatura della Budri e ora in Consiglio l'ex assessore Canossa, subentrata alla Borellini, si è posta all'opposizione. Un finale di consigliatura non positivo e un centrodestra a dir poco diviso.
'Le critiche di Antonella Canossa sono la fotografia dei problemi di Mirandola che non vengono affrontati. Per quanto riguarda la spaccatura in Fdi, non so cosa faranno Zagnoli e Maretti, ma certamente credo che il loro dissenso rappresenti bene il sentire del territorio'.
Giuseppe Leonelli
Redazione Pressa
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