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'Dato che i due candidati di centrosinistra non sono stati in grado di formulare quella proposta unitaria che sarebbe stata necessaria, l’Assemblea degli iscritti del Partito Democratico di San Prospero, in accordo con il Pd provinciale, ha deliberato definitivamente (con solo tre astenuti) che non sosterrà né Sauro Borghi né Eva Baraldi, lasciando alla libera volontà di iscritti e militanti di appoggiare, attraverso il proprio voto, la proposta che ritengono più credibile'. A dichiararlo è il coordinatore di zona e commissario del Pd di San Prospero Simone Silvestri.
Il Pd dunque sceglie di lavarsene le mani e di fare il pesce in barile in vista del voto di maggio a San Prospero.
'A Sauro ed Eva abbiamo prospettato diverse ipotesi, ovvero di confrontarsi democraticamente alle primarie, oppure convergere su un solo nome o, ancora, di fare entrambi un passo indietro e sostenere un terzo candidato. Anche perché l’unità politica del centrosinistra è per noi fattore necessario per il futuro, e un valore che tutti coloro che si rifanno a quella storia dovrebbero garantire e tutelare per affrontare al meglio la sfida cruciale delle prossime amministrative. Sarebbe dunque servito un percorso politico-programmatico credibile e unitario, con una visione radicalmente innovatrice e alternativa alle destre. Questa situazione pone legittimamente l’impossibilità politica al Pd di trovare una diversa soluzione che quella di lasciare la libertà di esprimersi nelle mani degli elettori democratici del PD e del centrosinistra. C’è bisogno di amministratori capaci di gestire le nostre istituzioni nell’interesse della comunità, e saranno le cittadine e i cittadini di San Prospero a indicare chi avrà avanzato la proposta maggiormente credibile. L’auspicio – conclude Silvestri - essendo comunque il Pd il partito che ha ottenuto il maggiore consenso alle ultime elezioni regionali, è che dopo le elezioni amministrative si riprenda il dialogo interno e con la comunità di San Prospero, passando da un bagno di umiltà e da una manifestazione di disponibilità all’ascolto e al confronto, che potrebbero rinfrancare e rimotivare tutte le persone che si riconoscono nella nostra area politica e dare loro una speranza per il futuro'.
Dall’Assemblea del Pd, infine, il paradosso di un forte appello al voto: 'In queste settimane non ci siamo persi d’animo e abbiamo tenuto aperto il circolo per ascoltare e dialogare con tutti, e chiesto a gran voce che ciascuno faccia la propria parte, esercitando un diritto-dovere di democrazia per affidare città e Comuni ad amministratori responsabili, nei quali si ripone la fiducia della collettività, alternativi alla proposta del centro destra'.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>