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Egregio direttore,
Il sindaco di Modena racconta sulla sua pagina di aver rilasciato un'intervista al quotidiano Il Domani per raccontare il suo punto di vista sulla gestione dei migranti da parte del Governo nazionale.
'Non era mai successo che i Sindaci venissero tagliati fuori da ogni confronto. Questo Governo vuole tornare all'epoca di Salvini, il Ministro dell'insicurezza, ed aumentare clandestini ed illegalità nelle città'.
Dice anche che nel pomeriggio sarà a Tagada su La7 immaginiamo per ribadire il suo nuovo pensiero: basta migranti. Il sindaco di Modena da quando al Governo del nostro Paese c’è il centro destra è diventato molto attivo nel rappresentare le problematiche dell’immigrazione incontrollata e mal gestita.
Gira tutte le redazioni come mai o quasi aveva fatto immaginando di essere lui sopra una portantina in processione e di imitare quella della statua della Madonna Pellegrina, con la differenza che, mentre questa è inalzata e portata in giro dai fedeli, lui non lo eleva e non lo porta in giro nessuno se non, sembrerebbe, il suo ego - con il rischio di cadere - e il suo desiderio di far comprendere ai cittadini che ancora hanno fiducia in lui, che se la situazione oggi è fuori controllo, non è colpa sua, neanche del Governo precedente, invece dell’attuale.
Sarebbe utile chiedere al sindaco di Modena, che fa comprendere di non essere creduto e ascoltato dal Governo di Roma sulla grave situazione di insicurezza a Modena, se oggi riesce lui a capire i tanti cittadini mai creduti o ascoltati nel corso degli anni dalla sua amministrazione quando lamentavano insicurezza. “È soltanto una vostra percezione” la risposta costante. Di questa gravità non sono colpevoli i cittadini ma la sua amministrazione.
Dopo una domanda al sindaco di Modena, anche un dettato. Sindaco non c’è cosa peggiore per un essere umano quale quella di non essere creduto nella sua manifestazione di sofferenza, sia essa reale ovvero presunta. Si può sopportare la risposta che racconta la difficoltà e l’impegno a riparare e a risolvere i problemi ma non l’incredulità. Inoltre sindaco ascolti con il medesimo sentimento e con indulgenza anche il cittadino che non condivide il suo dire e il suo fare e casomai democraticamente non l'ha scelta al governo della città.
Valter Billi
Redazione Pressa
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