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Caro direttore,
In questi giorni sui social sta ottenendo sempre più risonanza una polemica
avviata da alcuni docenti del Barozzi, secondo i quali 'sono state sottratte aule a vantaggio del Muratori'.
Si tratta di una mossa, operata dalla Provincia, per fornire sette aule (di cui due bagni) alla scuola affianco. Una decisione presa per necessità; è risaputo infatti che gli studenti iscritti a uno dei licei più rinomati in regione siano in continuo aumento, a dimostrazione del fatto che nella nostra scuola l'offerta formativa sia più che valida. Date poi le circostanze e le seguenti misure prese per contere la diffusione da pandemia di Covid-19 (su tutte la necessità di mantenere il distanziamento sociale) è abbastanza logico, nonché di buonsenso, soccorrere chi spazio non ne ha (in questo caso il Muratori).
La nostra scuola si è sempre dimostrata altruista, benevola e generosa verso gli altri istituti. Più di una volta abbiamo reso disponibile la nostra aula magna a tutti gli istituti di cui ne avevano bisogno. Sono avvenuti scambi di docenti per dare vita a progetti unici nel loro genere. E a chi ci rimprovera egoismo e superiorità da parte nostra (non ci stiamo riferendo a quella pagina social in particolare, ma a stereotipi che ci sentiamo dire molto spesso), noi rispondiamo con i fatti.
È più che lecito aprire una pagina di protesta, come loro hanno fatto. La nostra costituzione difende la libertà di pensiero. Ma per noi, su una scelta che riguarda solamente un edificio pubblico e che non danneggia, a quanto detto da Tomei, presidente della Provincia di Modena, nessuno studente, una disputa (che sta ottenendo sempre più risonanza) è inutile.
Siamo semplici studenti del Liceo Muratori-San Carlo anche noi, affezionati come altri al mitico 'ponte di vetro', che anziché dividere, unisce le due scuole (lato Cittadella con lato Barozzi). Sull'istruzione c'è poco da polemizzare. Siamo tutti adolescenti e tutti ci dobbiamo aiutare.
Abbiamo deciso di pubblicare questa lettera aperta per difendere quelle che sono le posizioni degli studenti del Muratori. Siamo stati infatti tirati in ballo, nei social, quando non centravamo nulla. L'affermazione “Giù le mani dal Barozzi”, diventata ormai virale in provincia, rappresenta una spregevole ingiuria nei nostri confronti. Visti da alcuni come “invasori”, abbiamo pubblicato su Instagram, in una pagina aperta appositamente, il nostro pensiero a rigurado. Pensiero che è stato anche deriso e sbeffeggiato pubblicamente, soprattutto da una pagina Instagram gestita dai rappresentanti dell'istituto tecnico.
Questa è una lettera scritta autonomamente da tre studenti del liceo Muratori-San Carlo. In alcun modo essa è collegata con la dirigenza scolastica del nostro istituto, con il corpo docenti, con il corpo genitori, con la rappresentanza degli studenti e della consulta. Sperando che non generi ulteriori dibattiti, siamo rammaricati dalla situazione che si è creata. Sentiamo il Barozzi e i suoi studenti molto vicini. Sperando che la questione si possa risolvere al più presto, auguriamo a tutti una buona estate. Per noi studenti del liceo Muratori-San Carlo la questione si chiude qui.
Tre studenti del Liceo Muratori-San Carlo