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Caro Direttore,
forse allo slogan altisonante 'Bper, la banca dove tutto può iniziare' bisognerebbe aggiungere “Anche i tuoi guai”. Sono Vittorio Cajò, cittadino di Bastiglia da ormai quasi 40 anni. Sono ingegnere, conosco quattro lingue, ho vissuto in molte grandi città e in diversi paesi, ho lavorato con successo in molte aziende e multinazionali, ed oggi sono già in pensione. Ho diverse proprietà in Bastiglia, tutte libere da ipoteche, e sono cliente della Bper da oltre 37 anni.
Il 10 ottobre ho dovuto fare annullare la mia carta di credito perché sono stato oggetto di un tentativo di phishing, ho fatto regolare denuncia ai carabinieri, svolte le innumerevoli pratiche bancarie, ecc. E qui viene il bello: al momento di richiedere la nuova carta di credito, la cassiera mi dice “non si può perché lei è andato una volta in rosso col conto corrente”.
Faccio presente che sono andato in rosso per pochissimo tempo in quanto, dal momento che ho diversi conti correnti, ho sempre provveduto a fare dei giroconti interni da conto a conto per tornare in positivo. Alla mia domanda “E quando potrò avere la nuova carta” mi viene risposto “una decina di giorni!”.
Forse l’illuminato che ha escogitato una tale disposizione attraversava un momento di felicità dello spirito, che lo avrà allontanato dalla realtà della vita di tutti i giorni, perché se uno depone i propri averi (ad iniziare dallo stipendio o della pensione) nella tua banca, la carta di credito rappresenta la sua chiave per accedere ai propri beni che ti ha affidato! “Ah, ma lei ha anche il bancomat”. “Sì, ma tutti i pagamenti automatici (acquisti a rate, bollette e altro) sono appoggiati alla carta di credito!”.
“Sì, ma lei li può appoggiare al conto corrente”. A parte il fatto che queste sono decisioni mie personali, praticamente tutti siti di e-commerce di chiedono di inserire una carta al momento del pagamento.
Detto questo dopo quasi 40 giorni non mi è ancora arrivata la mia carta di credito! Grazie a questo folle trattamento sono andati in tilt tutti i miei pagamenti automatici: insoluti, insoluti, insoluti, insoluti! Persino il gestore telefonico presso il quale ho acquistato il mio telefono cellulare (cassaforte e scrigno inseparabile dei tuoi beni e segreti, chiave di accesso ormai alla tua vita pratica) mi minaccia di bloccare il mio Imei! Inoltre, il mio piano di consumo (voce, messaggi e dati) che è di tipo flat (tutto compreso con pagamenti automatici) è andato a farsi benedire e mi comunica continuamente “Non hai più credito, ricarica ora”. Non so se mai qualcuno ha fatto quest’esperienza, ma in una situazione del genere le ricariche “fuori piano” durano pochi minuti.
Dopo ripetute sollecitazioni all’agenzia Bper di Bastiglia, mi viene risposto che ora chiederanno alla direzione se possono emettere la carta. Questa è pura alienazione: alienazione dal principio di realtà! È proprio realistico il nuovo slogan della Bper: davvero “Dove tutto può iniziare”.
Vittorio Cajò
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Redazione Pressa
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