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In politica si sa che non sempre viene detta la verità, che a volte piccole bugie sono usate come strumento di lotta politica. E pazienza se questo avviene. Ma la cosa odiosa e più insopportabile è quando la menzogna diventa strumento sistematico in politica, quando questo atteggiamento viene tenuto confidando nel fatto che il cittadino comune, vuoi perché ignora la materia vuoi perché distratto da altre problematiche, non reagirà a situazioni di questo tipo. E’ successo giovedì 20 giugno scorso in una delle Commissioni regionali sul PRIT dove si affrontava il tema Cispadana. Sia da parte dell’assessore che del consigliere di maggioranza Pd che di opposizione Lega vi sia stata la consapevole volontà di raccontare, ancora una volta, “balle”.
Dalle oramai più comuni, da oltre un decennio, come quella che realizzando l’autostrada si creeranno posti di lavoro, che l’intero sistema produttivo, in particolare bio-medicale, ne trarrà beneficio e sviluppo ma senza mai portare uno straccio di prova a sostegno di queste teorie.
Che l’opera, in forma autostradale, ci consentirà di collegare il territorio all’Europa mentre la vicenda della Concessione A22 sta li a dimostrare l’esatto contrario oltre al fatto che da Reggiolo a Parma la stessa Regione ha fatto una scelta diametralmente opposta. Fino alla più recente, questo a dimostrazione che non si hanno più argomentazioni, dei costi di realizzo dei tratti mancanti di strada a scorrimento veloce (opzione sempre sostenuta dal Coordinamento) che qualche Consigliere di maggioranza afferma essere di 500 milioni di euro mentre altri Consiglieri, sempre di maggioranza, parlano di 700. Non hanno neppure la decenza, o furbizia, di accordarsi su cosa dire sullo stesso punto e naturalmente non vengono mai portati elementi a supporto di queste affermazioni. Semplicemente numeri in libertà.
Per contro è bene ricordare che a tutt’oggi di sicuro c’è che la Regione è impegnata, per l’autostrada, per 279 milioni di euro a cui si aggiungono i 400 per le opere complementari e senza ancora sapere come andrà a finire il Prject financing di ARC.
A queste “balle” si potrebbero “tagliare le gambe” tramite una maggiore incisività da parte di quei Consiglieri che ritengono sbagliata la scelta autostradale e una “puntuale e qualificata presenza sul pezzo” (non accontentarsi dei comunicati stampa di coloro che auspicano l’autostrada) da parte di stampa e televisioni locali. Nota aggiuntiva: la vicenda “Cispadana” potrà essere, in occasione delle prossime elezioni regionali, un’arma micidiale in mano al centro-destra. Cosa può fare il centro-sinistra ? Ammettere l’errore di avere puntato sull’autostrada (in politica si riesce sempre a giustificare un errore) e ritornare per tempo al progetto del 2004. Ma non bisogna aspettare oltre.
Silvano Tagliavini del Coordinamento cispadano No autostrada – Sì strada a scorrimento veloce
Redazione Pressa
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